La Juventus è tornata al lavoro dopo lo stop di Verona e lo ha fato partendo da un confronto tra le parti. Come di consueto, ma con maggiore attenzione sulle difficoltà del momento e con uno sguardo volto alla ricerca di soluzioni
E’ necessario non dilapidare quanto di buono profuso finora, per blindare il posto valevole la qualificazione in Champions League. Sogni accantonati, serve una scossa. E magari anche qualcosa di nuovo.
Tante incognite ad oggi per la Juventus, ma una certezza inossidabile: la gara di domenica contro il Frosinone. Da lì non si scappa, il calendario prosegue e le soluzioni vanno trovate. per uscire dal momento di crisi s’intende. Il pari contro l’Hellas Verona ha accesso il campanello d’allarme alla Continassa. Due punti in quattro partite e cinque gol subiti. Ieri i calciatori della Juve sono usciti intorno alle 18 dallo ‘Juventus Training Center’: in concomitanza con il lavoro svolto nel pomeriggio, c’è stato anche modo di confrontarsi tra squadra, staff tecnico e dirigenza.
Un’altra certezza, in vista di domenica, è l’assenza di capitan Danilo: escluse lesioni per il difensore brasiliano, ma non sarà a disposizione (per lui stop di 10-15 giorni). In compenso, tornerà Bremer a guidare la difesa. Al posto dell’ex City, però, è lecito pensare ad uno tra Alex Sandro o Rugani. L’ex Porto non ha dimostrato grande condizione e pare aver finito la benzina. E tra i due litiganti, il terzo può godere: al netto della condizione, sarebbe interessante l’impiego di Djalò, di piede destro che può giocare anche da quel lato.
La Juventus pare aver perso le certezze sulle quali ha costruito la propria classifica. Allegri deve ritrovare compattezza dietro e cercare nuove soluzioni e stimoli per ravvivare la manovra offensiva.
Quando le cose non proseguono al meglio cambiare può essere rischioso, ma anche la soluzione del problema. Non è facile capire se e quando modificare qualcosa, ma va altresì preso atto di una situazione che non porta più gli stessi frutti. Ed è quello che sta succedendo in casa Juventus. Ed è fuori dubbio che la prima cosa sulla quale punterà mister Allegri è la ricerca, nuovamente, di compattezza e equilibrio. Il rientro di Bremer, in tal senso, dà alcune sicurezze in più in vista di domenica.
La ricerca dell’equilibrio, però, può non passare obbligatoriamente dal modulo tradizionale (3-5-2) ma può anche essere perseguita – e perchè no trovata – con qualcosa di nuovo. Perchè al netto dei troppi gol subiti, c’è anche una sterile produzione offensiva. Dopo il super gennaio di Vlahovic, serve una svolta da tutto il reparto, che però può passare con un atteggiamento diverso. Sprazzi di 4-3-3 si sono visti tra Udinese e Verona, e la strada può essere quella. Da un lato, per non dover rinunciare sistematicamente a uno tra Chiesa e Yildiz, dall’altro per provare a sfruttare di più le capacità di Alcaraz. L’argentino ha dimostrato di poter essere una pedina importante, con qualità e personalità. Anche in zona leggermente più avanzata (in un ipotetico 4-2-3-1). Un abito ‘di gala’ per la Juventus, ma che potrebbe dare la scossa giusta proprio a partire dalla gara di domenica contro il Frosinone.
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