Il club azzurro sta attraversando una stagione più complicata di quanto si potesse pensare
In pochi avrebbero mai immaginato uno scenario del genere per il Napoli a soli otto mesi dalla conquista del terzo scudetto nella storia del club. Quanto di buono costruito da Luciano Spalletti nel corso del biennio trascorso sulla panchina azzurra, è stato disperso in pochissimo tempo in una situazione a dir poco caotica. Starà adesso al neo tecnico Francesco Calzona cercare di migliorare il rendimento dei suoi predecessori Rudi Garcia e Mazzarri.
L’ex collaboratore di Sarri e Spalletti conosce perfettamente l’ambiente di Castelvolturno e dovrà dimostrare di saper convivere con le pressioni dell’ambiente partenopeo. Per l’allenatore, attualmente alla guida della Nazionale Slovacca per la quale continuerà a lavorare, si tratta della prima volta in solitaria alla guida di una formazione di così alto livello.
“Un uomo di fiducia”, lo ha definito Pino Taormina in diretta su TV Play per giustificare la scelta di De Laurentiis, illustrando però una situazione giunta al limite: “Calzona e Sinatti hanno sempre fatto dello staff tecnico scelto dal club. Domenica mattina De Laurentiis, evidentemente, si sarà reso conto che contro il Barcellona sarebbe arrivata un’altra sconfitta. Prende Calzona in pochissimo tempo e quest’ultimo esordirà contro il Barcellona senza seguire praticamene un allenamento. Secondo me è tutto un po’ grottesco, anche nel modo in cui è stato trattato Mazzarri. Secondo me la rivoluzione del Napoli non deve partire dal tecnico ma dalla società stessa”.
Il giornalista de ‘Il Mattino’, poi, è arrivato ad un’amara conclusione che getta ombre sul lavoro svolto negli ultimi mesi da De Laurentiis.
Questo è stato infatti il parere di Taormina sul toto allenatore per il futuro: “Conte è stato contattato più volte da De Laurentiis. Ma secondo me con De Laurentiis non vuole venire nessuno, complice anche quanto accaduto con Luciano Spalletti. I big faranno molta attenzione prima di accettare il Napoli. I profili che si avvicineranno al Napoli adesso sono proprio tipo come Calzona, ossia profili professionali non di primo piano. Ricordiamo che Calzona è alla prima esperienza da allenatore di una squadra di club. Ha sempre fatto il collaboratore o il vice e fare il primo allenatore non è proprio la stessa cosa”.
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