Per fare il punto della situazione in casa Milan dopo il ko contro il Monza e in vista della sfida contro il Rennes, Calciomercato.it ha contattato Federico Masini, giornalista di Tuttosport
La pesante sconfitta contro il Monza ha riportato Stefano Pioli nel mirino della critica. Il Milan è così chiamato, nuovamente, a rialzare la testa contro il Rennes per gettarsi alle spalle quanto successo domenica.
Il tecnico di Parma e i suoi uomini sono, dunque, concentrati sulla partita di Europa League, ma dalle parti di Casa Milan si pensa anche al futuro. Per fare il punto della situazione Calciomercato.it ha contattato in esclusiva Federico Masini, giornalista di Tuttosport che segue da vicino le vicende del Diavolo.
Si parte chiaramente dalla sconfitta contro il Monza, che potrebbe condizionare anche la partita di Rennes: “Come è stato detto, si è fatto un turnover esagerato, ma secondo Pioli era calcolato – esordisce il giornalista -. Ci sono state delle esagerazioni, come quella di schierare Thiaw. E’ vero che non bisognava sovraccaricare Kjaer, però, si poteva dare fiducia a Simic. Il tedesco aveva bisogno di mettere altri minuti sulle gambe prima di fare titolare. Tutti gli altri cambi erano giustificabili, se avesse voluto fare un turnover esagerato non avrebbe messo Ruben Loftus-Cheek e non avrebbe deciso di puntare su Leao, che poi ha avuto qualche guaio fisico alla vigilia e non ha giocato. Contro il Monza c’è stato un problema di atteggiamento e di approccio della squadra, che è chiaramente una responsabilità del mister, ma poi in campo vanno i giocatori. Ora il Milan così come la Juve ora rischia di scendere in campo con motivazioni troppo basse visto il grande vantaggio dell’Inter. Sarà difficile preparare certe partite di campionato”.
Contro il Rennes sarà possibile vedere in campo tanti titolari – “Prima di Monza il piano di Pioli penso fosse quello di cambiare 4-5 giocatori domenica e poi anche con il Rennes. Ora bisogna pensare che un’eventuale sconfitta contro l’Atalanta potrebbe avvicinare anche il Bologna. Dopo il ko contro il Monza, mi aspetto una formazione con più titolari. Non sono sicuro però che giochi Giroud, visto che Jovic sarà squalificato in campionato. Chi sta bene me lo aspetto in campo, unico punto di domanda è legato a Loftus-Cheek, che sta giocando tanto. Sarà , comunque, una formazione ricca di titolari perché servirà rialzare la testa”.
E’ inevitabile affrontare il tempo panchina. Stefano Pioli, come detto, è tornato in discussione dopo il ko contro il Monza, ma il suo futuro resta tutto da scrivere:
“Pioli ha ancora la possibilità di tenersi la panchina – prosegue Masini -. E’ vero che ad ogni sconfitta si tornerà a parlare del suo futuro e succederà fino alla fine, ma rimango dell’idea che il futuro del mister non sia ancora stato deciso, molto passerà dal finale di stagione. In campionato vorrebbe dire arrivare secondo. In Europa è facile dire se vince il trofeo rimane: sì, però, secondo me anche una buona EL, che significa eventualmente una semifinale uscendo lottando, non verrebbe presa in maniera negativa dalla società . Molto chiaramente dipenderà dal sorteggio, se esci con il Liverpool i giudizi andrebbero poi pesati”.
“La scorsa estate questa società tra Maldini e Pioli, ha buttato giù dalla torre il primo e i giocatori hanno sempre dimostrato di essere con Pioli. Per come ragiona questa società , io non so quanta voglia abbiano di mandare via un allenatore che verrebbe pagato ancora e prendere un altro tecnico. Due mesi fa ti avrei detto che il percorso di Pioli al Milan era finito. Prima di Monza, però, ho scritto su Tuttosport “attenzione le quotazioni di Pioli sono in rialzo”, oggi è tornato tutto un po’ nel miscelatore. Tutto è ancora da scrivere”.
In caso di esonero, le strade percorribili appaiono due e una porta a Conte –  “Io non capisco chi ha certezze e non capisco dove le trovi – prosegue il giornalista di Tuttosport -. Non capisco nemmeno chi è già sicuro che arrivi Conte perché lo vuole Ibra. Zlatan avrà voce in capitolo, ma non sono convinto che la farà solo lui la scelta finale e Conte ha decine di richieste e si stanno liberando piazze importanti, con un domino di allenatori importante. Io poi non lo considero in cima alle preferenze del Milan. Secondo me se andrà via Pioli, il profilo preferito è Thiago Motta. Conte è un allenatore più difficile da gestire, è più ingombrante, ma ti dà cose importanti, sapendo che puoi raggiungere l’obiettivo finale. Anche RedBird vuole vincere, ma magari con un percorso diverso. Potrebbero così non essere in sintonia sul mercato”.
Si parla poi di attaccante e in questi giorni il nome più chiacchierato è sicuramente quello di Joshua Zirkzee. Ormai non è più un segreto è l’olandese in cima alla lista dei desideri del Milan:
“Io è da ottobre che parlo di Zirkzee, che rimane la prima scelta in attacco – prosegue Masini -. Detto questo, aggiungo che sarà molto complicato prenderlo, non solo per la clausola che permette al Bayern Monaco di fare quello che vuole, magari lo ricompra a 40 milioni e lo rivende a 70. Siamo sicuro poi che questo Milan abbia voglia di spendere una cifra del genere? Sicuramente si spenderà di più, investendo una cifra importante, ma non so se 70 milioni. Gli altri nomi sono quelli di Gimenez e Sesko, credo meno, invece, a David che non è un vero nove, poi magari il Milan ti tira fuori il jolly”.
Si affronta anche il capitolo Olivier Giroud, che non ha ancora deciso se rimanere in rossonero – “E’ tutto nelle sue mani, che sta dimostrando di essere un giocatore affidabile. Gestito con un numero nove, darebbe tantissimo. Jovic? Se fossi il Milan rinnoverei per averlo sotto contratto e poi in estate decidi se tenerlo o se venderlo ad una decina di milioni, facendo una plusvalenza importante”.
Infine si parla di una possibile cessione. I nomi più chiacchierati sono chiaramente quelli di Theo Hernandez, Mike Maignan e Rafa Leao: “Si rischia un Tonali bis? Magari non succede, ma potrebbe arrivare un’offerta indecente. Theo è quello che rischia meno, anche se il terzino sinistro è un ruolo molto cercato dalle big. Penso che Maignan rischi di più per il semplice motivo legato al contratto. E’ vero che è ancora lungo, ma ci sono difficoltà nel prolungarlo.
Capitolo Leao – “E’ un punto di domanda perché passa dal Psg che deve presentare un’offerta indecente e chiaramente dall’allenatore del Milan. Con un mister che gioca con un modulo differente, un’offerta da oltre 100 milioni verrebbe presa in considerazione. La storia Tonali ci insegna, che i soldi verrebbero, però, usati poi per rafforzare la squadra, avendo i conti in ordine”.
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