Ventura e il fallimento mondiale: “C’è una cosa che mi ha dato fastidio”

Giampiero Ventura racconta la sua esperienza in Nazionale e ricorda con rammarico quanto accaduto: “Mi ha dato fastidio”

Per tutti è il simbolo del grande fallimento mondiale dell’Italia nel 2017, peccato che quattro anni più tardi la disfatta si è ripetuta. Giampiero Ventura non ha ancora dimenticato la doppia sfida con la Svezia che costò agli azzurri il posto ai Mondiali del 2018.

Ventura sul fallimento in Nazionale
Ventura (LaPresse) – Calciomercato.it

L’ex ct ne parla a TvPlay non prima di aver detto la sua sulle due squadre impegnate in Champions in questa settimana, Inter e Napoli. Sui nerazzurri Ventura afferma: “L’Inter è la squadra più forte della Serie A e può arrivare in fondo in Champions. Inzaghi ha avuto molti meriti perché ha dovuto superare le critiche dell’anno scorso. Il gruppo è coeso”.

Da un’Inter che vola, ad un Napoli in grande difficoltà: “La progettualità è sparita, stasera spero possa fare una buona prestazione perché è un Barcellona in difficoltà, forse il peggiore degli ultimi 15-20 anni. Il Napoli ha una grande occasione e forse una vittoria potrebbe dare fiducia al nuovo allenatore.  Con Garcia e poi con Mazzarri il Napoli è parso in confusione. Quest’anno sono stati fatti degli errori, soprattutto con Garcia: lui stesso, con alcune dichiarazioni all’inizio stagione, ha destabilizzato l’ambiente”.

Ventura e il fallimento Mondiale: “Sbagliai ad accettare la Nazionale”

Si passa quindi alla sua esperienza in Nazionale, conclusa nel modo peggiore: la mancata qualificazione ai mondiali.

Ventura su Inter e Napoli
Ventura (LaPresse) – Calciomercato.it

“Ho sbagliato ad accettare la panchina dell’Italia: mi dicevano che fosse la ciliegina sulla torta della mia carriera, ma non c’erano i presupposti. Ho rinunciato a due anni di contratto con il Torino e tre con un altro club più grande”.

Ventura poi sottolinea: “La cosa che mi ha dato fastidio è che la mia mancata qualificazione è stata descritta come una disfatta epocale, mentre quattro anni dopo è stata considerata un incidente di percorso. Ho accettato tutto, ma è stata un’esperienza negativa di cui mi dispiaccio ancora”.

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