La Juventus mette nel mirino la sfida casalinga contro il Frosinone di domenica all’ora di pranzo. C’è la necessità di invertire la rotta, per rimanere saldamente al secondo posto. Nel mentre la dirigenza lavora anche per la porta del futuro
Il contratto di Szczesny scade nel 2025, il portiere vuole rimanere ma serve un adeguamento contrattuale al ribasso. Inevitabile però pensare anche al futuro, con tanti nomi italiani nel mirino.
La Juventus non sta attraversando il miglior momento della stagione, anzi il contrario. Dalla vittoria col Lecce ad oggi, il mondo bianconero si è ribaltato. Due punti in quattro gare e la classifica che ha visto il primo scappare via con l’Inter capolista e il Milan e l’Atalanta avvicinarsi pericolosamente. Serve un’inversione di rotta per non dilapidare quanto di buono profuso fino al mese di gennaio.
Se c’è però una certezza in questa Juve, nonostante il periodo ‘no’, questa porta il nome di Wojciech Szczesny. Il polacco è un top player dei pali e il suo apporto non sta mancando neanche in questa stagione. Il portiere ha un contratto in scadenza nel 2025 e guadagna molto (circa 6,5 milioni di euro l’anno): se di rinnovo si parlerà, sarà verosimilmente al ribasso. E nonostante la presenza di un vice di assoluto livello come Mattia Perin, la Juventus si guarda intorno, sopratutto per la porta bianconera del futuro.
La Juventus lavora per il presente sul campo e per il futuro nelle stanze della sede della Continassa, a pochi metri dal ‘JTC’. Da un lato, l’obiettivo di non sbagliare la gara casalinga di domenica, dall’altro l’intenzione di costruire un domani all’altezza, ma sostenibile. In tal senso, rientra il discorso legato al rinnovo di Wojciech Szczesny.
Nel frattempo, si guarda in avanti, per essere pronti a un dopo-Tek. Tra i pali del futuro probabilmente tornerà un italiano, come vuole la tradizione della ‘Signora’. In cima alla lista c’è Michele Di Gregorio. Un nome forse poco ‘mediatico’ ma che sul campo sta dimostrando di essere un portiere di valore e in rampa di lancio. Il numero ’16’ è passato a titolo definitivo al Monza per 4 milioni nel 2022 dall’Inter, dopo il prestito: per via della promozione in Serie A dei brianzoli è scattato il riscatto. La valutazione di Galliani per il classe ’97? 20 milioni, per sedersi a parlare con Giuntoli.
Un altro nome molto seguito dalla Juventus, già dalla scorsa sessione di mercato, è quello di Marco Carnesecchi. Classe 2000, piano piano si è preso il posto nell’Atalanta. Un portiere di prospettiva, ma già una solida realtà del nostro campionato. Piace da tempo a Torino, per età e qualità tecniche, ma è più caro del collega scuola Inter: la ‘Dea’ è bottega cara, per meno di 35 milioni la famiglia Percassi non è disposta a trattare. Ci sarebbe poi quel Gianluigi Donnarumma, l’erede di Gigi Buffon in azzurro e ‘promesso sposo’ designato della ‘Signora’. Blindato da un contratto dorato (10 milioni l’anno) fino al 2026, è difficilmente inscrivibile nei parametri attuali della nuova policy bianconera. Chi porta invece l’etichetta dell’occasione è Alex Meret, portiere campione d’Italia col Napoli. Scadenza 2024 per il classe ’97 friulano, ingaggio abbordabile (1 milione) e la voglia di una nuova avventura, per rilanciarsi e non perdere la Nazionale, data la forte concorrenza. Tanti nomi, con pro e contro, ma un filo rosso che li lega: i pali della Juventus, da Perin in poi, parleranno nuovamente in italiano.
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