Un anno dopo quel famoso Sassuolo-Napoli, ritorna di moda il mantra di Luciano Spalletti: ecco cosa dovrebbe fare Calzona
Scherzo del destino, calendario beffardo. Ricorrenze che si incrociano con l’annata disastrosa e drammatica per il Napoli. Un anno fa Spalletti elogiava i suoi ragazzi. Ora lo stupore è lo stesso, ma diametralmente opposto e in senso negativo: “Mai vista una roba del genere in 25 anni“.
Il club azzurro si appresta ad affrontare il Sassuolo, che arriva a questa sfida con un nuovo allenatore: esonerato Dionisi, la squadra è passata a Bigica, mister della Primavera. Calzona deve risollevare l’umore sotto ai tacchi della rosa, reduce da un pareggio a Cagliari scaturito dall’errore difensivo di Juan Jesus al 96′. Insomma, un pasticcio che ha mandato all’aria l’intera prestazione – non esaltante – e i tre punti. Sarebbero stati linfa vitale.
Così, Sassuolo-Napoli torna a giocarsi un anno dopo, ma con un’atmosfera e un’aria tutt’altro che leggera e serena. Su quella panchina non c’è più Spalletti e quel magnifico recupero dopo un corner battuto male è ormai un lontano ricordo di un Napoli che non tornerà più. Almeno per questa stagione.
Era il 25 febbraio del 2023, quando dopo la vittoria per 0-2, in conferenza stampa Spalletti prese come riferimento un episodio verificatosi a Reggio Emilia, una settimana prima, in occasione di Sassuolo-Napoli. Al 19esimo di quella famosa gara al Mapei la formazione azzurra sfruttò male un corner e il Sassuolo provò a sorprendere la difesa avversaria in contropiede. A seguito, però, arrivavano tutti e dieci giocatori di movimento, che rincorrevano il pallone e provavano a sventare l’eventuale occasione da gol, riuscendoci in pochi secondi.
L’attuale commissario tecnico volle sottolineare l’impegno dei suoi ragazzi a mezzo stampa: “In venticinque anni non avevo mai assistito a una roba del genere – dichiarò Spalletti – cioè vedere dieci assatanati riportarsi dietro la linea della palla per non prendere gol”. Di quel Napoli composto da 10 assatanati ed un portiere non vi è più traccia. Lo denota il gol subito a Cagliari al 96′: disattenzione troppo grave di tutta la linea difensiva. Ma anche ciò che è successo prima con la scarsa lucidità e leziosità degli attaccanti Simeone e Politano, che davanti a Scuffet si sono fatti ingolosire dal risolvere la partita da soli, anziché pensar di chiudere la gara in modo più concreto.
Quello che dovrebbe fare Calzona è riproporre questo video, per non dimenticare cos’è realmente che li ha portati ad essere campioni d’Italia. Dalle stelle alle stalle, dallo scudetto al rischio di non qualificarsi neanche in Europa. “Una roba mai vista in 25 anni” direbbe qualcuno.
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