Nuovo episodio che fa discutere in maniera furiosa al Var: nessuna chiarezza su una palla entrata o uscita, polemiche in corso
Sapevamo che il Var non avrebbe potuto eliminare del tutto le polemiche arbitrali, dando soltanto un aiuto a cercare di ridurle il più possibile. Ma in questa stagione, si stanno riscontrando non pochi problemi nell’utilizzo dello strumento. Dal suo ingresso nelle competizioni ufficiali, è certamente l’annata più difficile.
Diversi episodi nel nostro campionato hanno lasciato perplessi, soprattutto per quanto concerne la difformità di valutazione di episodi simili tra una partita e l’altra. La bufera arbitrale è oltretutto in corso alle nostre latitudini, come noto, per le rivelazioni dell’arbitro ‘senza volto’ a Le Iene, che sta svelando alcuni retroscena sull’intero mondo dei direttori di gara, sulla gestione delle gare e sulle dinamiche politiche all’interno. Ma anche al di fuori dell’Italia, le cose non vanno granché bene.
Var, scoppia il caso in Ligue 1: immagini poco chiare, l’arbitro decide da solo
Nel weekend, c’è stato un caso che ha fatto piuttosto discutere in Ligue 1. Nella sfida tra Strasburgo e Brest, è stato concesso un calcio di rigore agli ospiti, ma in una azione dove non è stato possibile stabilire con certezza se la palla fosse già uscita dal terreno di gioco o no.
Sul risultato di 2-0 per il Brest (che con il rigore in esame ha poi chiuso la sfida per 3-0), Lees-Melou si è lanciato su un pallone per evitare di farlo finire sul fondo, crossandolo e colpendo il braccio del difensore di casa Perrin. L’arbitro Brisard ha concesso il calcio di rigore, ricevendo però comunicazione dal Var sulla verifica dell’eventuale uscita del pallone dal terreno di gioco. In Francia, però, la Goal Line Technology non è stata implementata dalle porte all’intera linea di fondo, per via dei costi elevati del processi. Così, al Var non è stato possibile stabilire con certezza se la palla fosse uscita o meno. Dunque, Brisard ha confermato la propria decisione dal campo, accordando il rigore al Brest. Trasformato da Camara, per una tripletta memorabile, che lancia i bretoni al secondo posto in classifica.