L’ex responsabile dei valutatori arbitrali ha rilasciato una dichiarazione pesantissima
Nuovi risvolti portati quest’oggi alla luce da parte de ‘Le Iene’ nell’ambito della vicenda che vede come protagonisti due arbitri in attività, Niccolò Baroni e Daniele Minelli. Di seguito, infatti, riportiamo alcune delle interviste registrate nel servizio in onda questa sera, nelle quali emergono delle novità scottanti.
Baroni e Minelli, non autorizzati dall’Aia a rilasciare dichiarazioni la scorsa settimana, sono protagonisti di una storia intorno alla quale si sta cercando di fare chiarezza. Tre stagioni fa, i due arbitri oggi impegnati tra Serie A e B, furono dismessi tra lo stupore generale. Una decisione che portò i due arbitri a ricorrere alla giustizia sportiva a causa di alcuni voti secondo il loro giudizio ‘taroccati’. Dopo aver perso in tutte le sedi, sia Baroni che Minelli vennero improvvisamente reintegrati.
Un caso molto curioso, sul quale si è pronunciato l’ormai famoso arbitro anonimo: “Se quei due arbitri parlassero scoppierebbe uno scandalo senza precedenti che dimostrerebbe come i vertici degli arbitri italiani siano disposti a truccare le carte pur di decidere quale arbitro debba andare avanti e chi invece deve smettere al di là di una giusta meritocrazia. I due arbitri hanno in mano le prove di una gravissima irregolarità commessa dai vertici degli arbitri italiani, che avrebbero attestato il falso nel verbale dell’ultima riunione della stagione. Tutto questo per salvare due direttori di gara che da regolamento dovevano andare a casa, mentre hanno cacciato chi, regole alla mano, meritava di continuare ad arbitrare.”.
Come riportato da ‘Le Iene’, chi sarebbe dovuto essere dismesso quell’anno è Eugenio Abbattista, salvato dal verbale del comitato nazionale su proposta dall’ex responsabile dei valutatori Emidio Morganti, nonostante il suo stesso parere contrario dato nella relazione di fine anno.
Intervistato su questa controversa vicenda, Morganti ha spiegato: “No, allora, questo è su un verbale che io non ho firmato, non ho letto e perciò le mie parole messe lì non sono vere. Potete consultare agli atti e vedere che io ho fatto l’esatto contrario. Abbattista dismesso”.
L’ex responsabile è entrato poi nello specifico: “Se il comitato in quel verbale attesta il falso? Tragga lei le conseguenze. Se il verbale dice cose false? Sì”. Morganti ha infine spiegato perché aveva inizialmente proposto la dismissione di Abbattista: “Esatto, dismissione non deroga di Abbattista. Non ho mai parlato di deroga”.
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