In serata sono arrivate le dichiarazioni di Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic sul Milan a The Business of Football 2024
Gerry Cardinale svela tutto. Il numero uno di RedBird – intervenuto al convegno The Business of Football 2024 organizzato dal Financial Times – ha parlato del suo Milan, facendo il punto della situazione.
Il proprietario dei rossoneri ha confermato che non è tempo di passare la mano e punta a migliorare il club: “Da un punto di vista sportivo non siamo soddisfatti di non essere al primo posto, ma ci arriveremo – afferma Cardinale -. Se fai un passo indietro nella valutazione della squadra, considerando che si tratta di una squadra giovane, non stiamo facendo male, c’è ancora da crescere. Siamo però delusi dagli aspetti degli infortuni, non è possibile non poter utilizzare tutti i giocatori per cui abbiamo investito, è un altro degli elementi in cui dobbiamo migliorare”. Si prospettano dunque cambiamenti all’interno del Milan. Le dichiarazioni in merito ai tanti infortuni sono state importanti e inevitabilmente qualcosa è destinata a cambiare.
Cardinale ha poi parlato di Zlatan Ibrahimovic, presente al suo fianco: “Zlatan mi permette di essere a Milano anche dagli Usa, è il mio “sostituto” a Milano – riporta Calcio e Finanza -. Ha l’autorità di essere la mia voce parlando con staff e giocatori, ha una credibilità che nessun altro avrebbe avuto, ha un modo di parlare ai giocatori che vale come se parlasse la proprietà con loro. Io non voglio andare a parlare nello spogliatoio, va lui per me. C’è sempre qualcuno come Zlatan nelle squadre vincenti, qualcuno che ha l’urgenza di vincere, ma io non avrei la stessa credibilità di chi ha vinto. Ci troviamo bene, abbiamo una visione simile”.
Milan, Ibra: “Bisogna prendere decisioni non facili”
La parola passa poi proprio a Zlatan Ibrahimovic, che ormai da qualche mese ha intrapreso una nuova vita, dopo quella vincente da calciatore: “Gerry mi ha fatto un offerta che non potevo rifiutare – afferma lo svedese -. Mi ha dato una occasione che può aprire porte in mondi che non sono quelli in cui mi sono mosso finora. Ho grandi ambizioni e non potevo dire di no. Ora la mia attenzione è in particolare sul Milan. Non so dove tutto questo mi porterà, ma mi piace fare qualcosa in cui si può fare davvero la differenza”.
Ibrahimovic in questo primo periodo è stato molto vicino alla squadra, parlando costantemente con i calciatori: “Bisogna prendere decisioni non facili per il futuro, bisogna pensare in maniera diversa. Ma ho un buon rapporto con i giocatori, sono giovani ma hanno grande voglia di vincere. La squadra sta crescendo, abbiamo grandi team accanto alla squadra. Nuovo stadio? Darà a tifosi quello di cui hanno bisogno. A San Siro mancherò più io di quanto San Siro mancherà a me. Ho grandi ricordi, è uno stadio storico e tanta storia è stata fatta lì, ma tutto ha un nuovo inizio”.