Lazio-Milan, rissa in campo. Succede di tutto, Pellegrini perde la testa

Caos in campo, intervengono anche panchine e allenatori dopo il rosso a Pellegrini: il terzino della Lazio è una furia e punta il IV Uomo

La posta in palio all’Olimpico tra Lazio e Milan è altissima, soprattutto per i biancocelesti che rischiano di perdere il treno per la Champions League. Un nervosismo palpabile che esplode sull’ennesimo episodio arbitrale di questa serata che proprio non piace alla squadra di Sarri. Il primo era il rigore non concesso su Castellanos, l’altro il rosso a Luca Pellegrini che – già ammonito – ingenuamente trattiene Pulisic. Il terzino della Lazio, con l’argentino a terra e il pallone che stava uscendo, fa cenno all’americano di fermarsi e verificare le condizioni dell’attaccante che aveva preso una manata in faccia.

Luis Alberto, Romagnoli e Guendouzi con Di Bello (LaPresse) – calciomercato.it

Invece, l’attaccante del Milan non si ferma, tiene in gioco il pallone e si invola verso la porta in campo aperto, col gioco mai fermato da Di Bello. E Pellegrini, per impedirgli di entrare praticamente in porta indisturbato, è costretto a trattenerlo e prendere il secondo giallo. Neanche a dirlo, la panchina della Lazio esplode e scatta tutta dalla panchina, così come in campo scoppia la rissa tra i calciatori in campo. È un ‘tutti contro tutti’ che coinvolge anche le panchine, ma i nervi sono a fior di pelle. Pellegrini prova a spiegarsi con l’arbitro, così come Romagnoli. Pioli deve poi addirittura calmare Luis Alberto mentre il terzino biancoceleste proprio non si dà pace. Tra i protagonisti delle scaramucce anche Loftus-Cheek. Pellegrini esce dal camp, ma poi rientra e punta il IV Uomo, ha più di qualcosa da dirgli e l’ex Juve viene braccato e portato via da un altro componente della panchina. Pellegrini non è una furia e dà un calcio violento alla panchina, uscendo poi subito per rientrare negli spogliatoi. L’impressione è che rischia pure una squalifica più sostanziosa, dipenderà dal rapporto del direttore di gara.

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