Domenica sera è tempo di big match. A Napoli arriva la Juventus, nella casa dei campioni d’Italia in carica e in quello stadio dedicato al più grande di sempre, il ‘Diego Armando Maradona’. Una sfida con un fascino unico, che esula dai meri discorsi di classifica
La distanza in graduatoria è ampia e il Napoli sta vivendo una stagione surreale; la Juventus ha deposto tutte le velleità di Scudetto. Le due compagini, però, si aggrappano ai loro bomber per ripartire: da un lato Osimhen, dall’altro Vlahovic.
La Juventus non vince a Napoli dal 2019; il Napoli non ha mai vinto cinque gara casalinghe di fila in Serie A contro la ‘Signora’ (è fermo a quattro). Questi due dati, per sottolineare la peculiarità della partita di domenica sera. Tra due formazioni che devono necessariamente ripartire.
La distanza in classifica è ampia e sorride ai bianconeri. La Juventus è salda al secondo posto con 57 punti, il Napoli è pericolosamente scivolato al nono gradino, con i suoi 40 punti. La vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo, però, ha ridato la scarica ad una formazione totalmente in balia degli eventi, che non è stata in grado di riproporre quanto di straordinario fatto vedere nel corso della passata stagione. Ha ritrovato un grande Victor Osimhen tornato in grande spolvero dalla Coppa d’Africa, nonostante la delusione del secondo posto finale. Il nigeriano, domenica sera, sfiderà l’altro grande ‘9’ che calcherà il rettangolo verde, quel Dusan Vlahovic che sta trascinando la ‘Vecchia Signora’ in questo 2024.
Domenica sera è sfida tra due, dei tre, centravanti più forti del nostro della nostra Serie A. Osimhen ha riscritto la storia del Napoli ed è pronto a salutare, Vlahovic viaggia al massimo livello tra tutti i campionati europei.
Napoli-Juventus è anche, e sopratutto in questo momento, Victor Osimhen contro Dusan Vlahovic. Il nigeriano, focalizzandosi sul campionato, ha giocato con la casacca azzurra scudettata in quindici occasioni, marcando 11 gol e fornendo 3 assist. Il ‘9’ azzurro ha giocato in Serie A per un totale di 1157′ , trovando quindi un gol ogni 106′ minuti: una media importantissima, date anche le difficoltà della stessa formazione partenopea. Il serbo, altro grande centravanti del nostro campionato, ha giocato un po’ di più (1591′). Sono ventitré le partite alle quali ha preso parte Vlahovic, trovando 15 gol e 3 assist (gli stessi di Osimhen): un gol ogni 107′ minuti. I due bomber viaggiano alla stessa media, in rapporto ai minuti giocati.
L’importanza dei due cannonieri è evidente e non servono certo i numeri per raccontarla, ma spesso ci aiutano a comprendere l’impatto nelle rispettive rose. Il futuro di Osimhen è lontano dal golfo, ma quello che ha scritto a Napoli è nella storia: è il terzo giocatore nella storia dei partenopei ad andare in doppia cifra di gol in quattro stagioni di fila in Serie A, dopo Diego Armando Maradona e Attila Sallustro (all’inizio degli anni ’30, un altro calcio). Il futuro di Vlahovic può essere ancora in bianconero e l’importanza delle sue prestazioni giustificherebbe questa scelta. Il serbo è il giocatore che ha realizzato più gol nel 2024 nei top cinque campionati in Europa, andando a segno in nove occasioni in sette match, reduce dalla doppietta contro il Frosinone. Domenica sera sarà dunque sfida tra due dei centravanti più forti che ci siano, in Italia e in Europa, con la media gol uguale e un futuro diametralmente opposto.
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