Le dichiarazioni di Rafa Leao al Corriere della Sera spazzano via i dubbi sul suo futuro. Le parole del portoghese sono davvero chiare
A margine della presentazione del suo libro, SMILE, Rafa Leao era stato chiaro: “Il mio futuro lo vedo al Milan”, dichiarazioni che però non sono bastate a mettere a tacere le voci che lo vorrebbero lontano dal Diavolo, con il Psg sullo sfondo.
Il portoghese così ha voluto ancora una volta spazzare via ogni dubbio, con dichiarazioni davvero importanti: “Il mio futuro è al Milan – afferma il giocatore al Corriere della Sera -. Sono qui e ho ancora un contratto di quattro anni. Il Milan mi ha aiutato quando ero in una situazione difficilissima, mi è stato vicino. Io non dimentico, sono leale. Sono arrivato da ragazzino, qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Voglio vincere ancora, la mia testa è qui“.
Dichiarazioni quelle di Leao che possono dunque far star sereni i tifosi. C’è d’altronde anche un contratto lungo, fino al 30 giugno 2028, a blindarlo e la clausola rescissoria da 175 milioni di euro mette paura a tutti, anche al Psg.
C’è dunque il Milan nel futuro di Rafa Leao. Il portoghese vuole chiaramente vincere con i colori rossoneri addosso: “Per crescere devo conquistare cose importanti, come la Champions o l’Europa League. Le cose belle si dimenticano troppo velocemente, quindi bisogna vincere ogni anno, il più possibile. Quando sei al Milan devi farlo, non è una scelta, è un dovere. Per lasciare il tuo nome nella storia”.
E Leao non si nasconde: con lo Scudetto ormai sfumato, l’obiettivo è vincere l’Europa League: “Ci sono molte squadre forti, ma abbiamo in testa un’idea chiara: arrivare in finale e vincere”.
Leao risponde anche alle tante critiche ricevute nell’ultimo periodo. I numeri sono dalla sua parte, con nove gol e otto assist. Ma dal portoghese tutti si aspettano sempre molto di più: ”Io amo i gol belli – afferma Leao – Certo, vorrei farne sempre di più. Ma io faccio assist, giocate, sono completo. Il calcio oggi è solo statistiche, cifre e a me non piace. Il calcio è magia, gioia. Mi fa arrabbiare che la gente pensi solo ai numeri. Se fai una brutta partita, ma poi segni, dicono “wow”. Io non sono così. Perché la gente deve divertirsi. E allora mi devo divertire anche io. Sono per la bellezza. L’estetica. Nel calcio, come nella moda e nella musica. Come nell’amore
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