Il tecnico livornese è tornato alla Juventus nell’estate di tre anni fa. Il suo contratto col club bianconero scade a giugno 2025
Non si conosce ancora il futuro di Allegri, di conseguenza nemmeno quello della panchina della Juventus. Cristiano Giuntoli ha rimandato ogni discorso a fine stagione, anche se le indiscrezioni su un possibile ribaltone – con Thiago Motta al posto del livornese – continuano a circolare con insistenza nonostante l’esistenza di un contratto valido fino al 30 giugno 2025.
Non si conosce il futuro di Allegri, ma il passato sì. Uno scudetto col Milan e altri cinque con la Juve, senza dimenticare le due finali Champions perse contro Barcellona e Real Madrid. A proposito delle ‘Merengues’, e del passato (recente) del tecnico, rimbalzano dalla Spagna le dichiarazioni del suo agente Giovanni Branchini.
A ‘Relevo’, Branchini è tornato a parlare del mancato approdo del suo assistito sulla panchina del Madrid. Inizio estate 2021, Allegri torna alla Juventus dopo aver detto no a Florentino Perez, il quale lo aveva scelto per sostituire il partente Zinedine Zidane. “Era tutto, tutto fatto”, ha detto Branchini, soltanto che Allegri disse no.
Allegri e il no al Real, Branchini: “Per lui era un sogno”
“Comunicai la decisione a José Angel Sanchez – il direttore generale delle ‘Merengues’, ndr – Il Real Madrid è un club fantastico, con professionisti incredibili. Era un sogno per Allegri e, onestamente, sarebbe stata una grande soddisfazione professionale anche per me. Rifiutò con dispiacere per motivi famigliari, non perché sarebbe dovuto andare in un club che gli offriva più soldi”, conclude Branchini.
Al suo posto, Perez optò per il ritorno di Ancelotti, che al primo anno conquistò subito la Champions League. Ancelotti è ancora lì, anzi è fresco di rinnovo fino al 2026. Il ‘treno’ Real per Allegri forse non passerà più, anche se nel calcio mai dire mai. Di sicuro è una cosa che fa parte del (suo) passato, il presente si chiama Juve. Il futuro, chissà…