La Juventus torna in campo domani, domenica alle 18, contro l’Atalanta dopo la sconfitta dello stadio ‘Diego Armando Maradona’ di Napoli, contro la formazione azzurra. Periodo non semplice per i bianconeri, anche considerate le defezioni
Delle assenze sulla linea mediana, Rabiot e Alcaraz, e dei temi legati alla sfida contro i nerazzurri di mister Gianpiero Gasperini ha parlato in conferenza mister Massimiliano Allegri. Di seguito le tue parole.
Che partita sarà  quella contro l’Atalanta, lo spiega mister Allegri in apertura di conferenza: “Quando arrivi in questo momento della stagione i punti sono molto pesanti. Giochiamo contro una squadra in corsa per entrare tra le prime quattro. A Napoli abbiamo fatto una buona partita ma siamo andati via con zero punti. Domani dobbiamo fare risultato“.
La Juventus non vive un momento positivo, da gennaio è arrivata solamente la vittoria contro il Frosinone in extremis. Un crollo, di punti e prestazioni, ma Allegri spiega: “Non sono preoccupato, siamo dispiaciuti perché abbiamo lasciato un bel po’ di punti. Siamo a marzo, nella parte finale della stagione: il primo obiettivo era quello di arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Siamo al secondo posto in campionato e siamo in semifinale di Coppa Italia. Ora dobbiamo essere bravi ad arrivare in fondo”
Il punto sugli assenti, inevitabile ala vigilia della sfida contro la ‘Dea’. Non ci saranno Alcaraz e Rabiot per infortunio e Vlahovic per squalifica. Su McKennie, invece: “Diciamo che è recuperato, oggi si è allenato completamente con la squadra. Alcaraz purtroppo è fuori, Vlahovic è squalificato e Rabiot dovrebbe tornare a disposizione per la prossima partita. Weston dal 1′? Se sta bene sicuramente sì”
Juventus, Allegri: “E’ importante entrare in UCL. La Società avrà un futuro importante”
La conferenza prosegue, con Allegri che parla di Milik, dei giovani e della corsa Scudetto. Senza dimenticare l’Atalanta, con i soliti riferimenti sul futuro della panchina della Juventus per la prossima stagione.
Sulla gara di domani Allegri spiega, non cercando alibi per quanto riguarda chi non ci sarà : “Le assenze non pesano, abbiamo altri giocatori in grado di fare ottime prestazioni. Domani Milik farà molto bene e abbiamo recuperato Kean. E’ un 2000 che gioca da tanto tempo, ha fatto molte partite tra Juve e PSG. Sta meglio, è a disposizione. Ci darà molte soluzioni”.
L’Atalanta è una squadra fisica e tecnica, contro lo Sporting ha fatto bene. Ci saranno dei momenti in cui avranno la palla loro. Non è che scrivo su un foglio cosa fare per 70-80 minuti“. Sempre sui ragazzi di Gasperini, Allegri è convinto: “Non sono stanchi, hanno tanti giocatori in rosa. E’ una gara importante per la stagione”. La ‘Signora’ ha perso la sua solidità difensiva: “Se prendi sempre due gol è difficile fare risultato – spiega l’allenatore – contro Verone e Frosinone mi ero preoccupato perchè avevo l’impressione di prendere gol in ogni momento. A Napoli è venuta meno questa sensazione, per domani vedremo”.
Sulla lotta Scudetto ormai sfumata e sulla mancanza di trofei in casa Juve: “Non può vincere sempre una squadra sola. La Juventus ha fatto nove anni eccezionali, poi c’è stato un cambiamento generazionale. L’importante è cercare di entrare tutti gli anni in Champions League. Vale il 20% del fatturato qui, il 30% per altre società della Serie A. Abbiamo cercato di lottare per lo Scudetto, poi lo abbiamo lasciato. La squadra però è in crescita. La Juve ha un futuro importante, basta pensare a Miretti, Yildiz, Fagioli, Iling Junior. Lo stesso Cambiaso è del 2000″.
Allegri parla poi di alcuni membri della propria rosa, partendo dal giovane Yildiz, salito prepotentemente alla ribalta tra fine 2023 ed inizio 2024, che dopo un momento di ‘up’ ha ‘normalizzato’ le proprie prestazioni: “Sta meglio, dopo un periodo dove è stato messo sul piedistallo. Farà bene da qui a inizio stagione”. E poi cita anche altro due giocatori, non presenti nell’elenco fatto in precedenza. Si parla di centrocampisi, in vista anche dell’emergenza del reparto: “Nicolussi Caviglia è un giocatore di affidamento. Nonge ha fatto bene a Napoli, poi ha difeso meno bene. Deve crescere com’è normale che sia”, e sulla sostituzione dello stesso belga:”Mancavano 3-4 minuti, avevo bisogno di due forti di testa e ho messo dentro Danilo e Milik. Ho tolto quello che di testa era più debole”.
Quanto danno fastidio le parole e il rumore di fondo in vista della prossima stagione e del futuro della panchina bianconera?: “La cosa più importante in questo momento è concentrarci sugli obiettivi stagionali. Non conta il mio futuro, conta la Juventus. Il resto è secondario. Tutte le energie a disposizione bisogna metterle dentro al campo”.