Vergogna in Bologna-Inter: rischia una maxi squalifica

Nuovo episodio deplorevole al Dall’Ara durante il match tra Bologna e Inter: il video incriminato può portare a una squalifica

Sempre più spesso, purtroppo, nel calcio assistiamo a episodi deplorevoli dentro e fuori dal campo. Disordini tra ‘tifosi’ a margine delle partite in Italia ma soprattutto a livello internazionale accadono ancora con frequenza. Solo pochi giorni fa abbiamo visto quanto accaduto in Spagna, poi ancora a Lisbona e a Roma con due tifosi inglesi accoltellati e un po’ di caos all’interno dell’Olimpico denunciato dal Brighton.

Dumfries (LaPresse) – calciomercato.it

Non solo, perché a quanto pare anni di battaglie e campagne social e non solo, la prima squalifica a vita arrivata a Udine, ha scoraggiato definitivamente il fenomeno del razzismo. A documentarlo è un video che sta circolando sul web e girato al Dall’Ara da un tifoso ieri durante il match tra Bologna e Inter. Il filmato è stato pubblicato su ‘X’ ed è di un sostenitore rossoblù che reagisce all’insulto razzista di un altro tifoso agli indirizzi di Denzel Dumfries.Sei una scimmia“, dice all’olandese che gravitava in quel momento nella zona di campo sotto la tribuna. “Ma cos’hai in testa?”, gli risponde la persona che gira il video. Nei mesi scorsi il Giudice Sportivo si è purtroppo trovato diverse volte a squalificare interi settori, vedi quello della Lazio per gli insulti a Lukaku, oppure quello del Verona – chiuso per due turni – per i cori a Makoumbou del Cagliari.

Stavolta, almeno questo, non si trattano di cori intonati da interi settori e migliaia di persone, per cui la chiusura dello stadio o del settore del Dall’Ara non è una ipotesi percorribile. Più probabile che si cerchi di individuare la singola persona che ha pronunciato l’insulto razzista, magari anche grazie appunto al video che sta circolando sui social. In Udinese-Milan è successo proprio questo: sono stati individuati grazie alle telecamere e a vari controlli incrociati i responsabili delle frasi incriminate e sono stati sottoposti a daspo di cinque anni. A breve potrebbe indagare la Procura. Un iter che potrebbe essere ripetuto per l’episodio del Dall’Ara. Ma la cosa peggiore è che questi episodi ancora avvengano.

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