La conferenza stampa di Francesco Calzona, allenatore del Napoli, alla vigilia del ritorno degli ottavi di Champions League per il match contro il Barcellona
Il Napoli affronta il Barcellona per il match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Si parte con il punteggio fermo sull’1-1, grazie alle reti dei due bomber: Lewandowski da una parte, Osimhen dall’altra.
Calzona presenta la sfida in conferenza stampa, al fianco di Matteo Politano, uno dei tre attaccanti titolari della formazione azzurra. Il Napoli recupera i tre infortunati: Cajuste, Rrahmani e Ngonge sono a piena disposizione del mister.
I giocatori del Barcellona preferiti – “Mi piacciono molto i calciatori del Barcellona, ma sono felice dei miei e felice di allenare i miei ragazzi. Questo ragazzo può diventare uno dei primi al mondo. Sembra già un veterano. Se non si perde per strada può diventare un top player”.
Su Yamal – “Lamine Yamal può diventare tra i migliori al mondo. Ha 17 anni ma sembra già un veterano, se non si perde per strada può diventare un top player a livello mondiale”
Sull’importanza della partita di Champions – “Kvaratskhelia ha fatto un eccellente partita contro il Torino, ma ci è mancato solo di vincerla. Abbiamo fatto una buona gara, sono molto contento dei miglioramenti. La gara contro il Barcellona è importantissima, è la partita dell’anno. Passare il turno significa molto a livello societario e per la squadra”
Sulla paura – “Se hai paura non ti devi neanche presentare. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza”
Calzona in conferenza: “Dall’andata fatti passi da gigante, ma il mio Napoli non c’è ancora”
Com’è stata preparata la partita – “E’ chiaro che non c’è bisogno di fare grandi cose per far capire alla squadra l’importanza di questa partita. Non è da tutti giocare gli ottavi di Champions contro squadre di questo livello. Ci siamo concentrati di più su altre cose, sui difetti da migliorare. Concedere determinate cose può diventare fatale”.
Sull’identità del suo Napoli – “Siamo cambiati molto rispetto all’andata. Ora la squadra è più compatta e creiamo molto di più. Stiamo segnando abbastanza e difendiamo in avanti. Non mi piace quando la squadra corre all’indietro. I miei ragazzi hanno fatto passi in avanti da gigante. Ma c’è ancora molto da fare per diventare come io vorrei”.
Sull’assenza di De Jong e su Lobotka – “Lobotka ho la fortuna di allenarlo anche in Nazionale. E’ un anno e mezzo che lo alleno e ha avuto sempre un rendimento altissimo. Sotto questo aspetto è una certezza. Sono felicissimo di allenarlo. De Jong mi entusiasma, è moderno, fisico, tecnico. E’ vero che mancherà a questa squadra, ma il Barcellona ha una rosa ampia e troverà le giuste misure a quest’assenza”.