I risultati dell’ultimo periodo e alcune dichiarazioni del tecnico dopo i pareggi con Atalanta e Verona non sono stati graditi. Per la panchina non c’è solo Thiago Motta
Il grande gelo. Tra Allegri e Giuntoli si respira un clima di distanza, di freddezza, quasi di un preludio all’addio. Chiariamoci: tra i due non c’è mai stata una grandissima sintonia o un evidente feeling professionale, ma adesso i rapporti tra le parti sembrano sempre più tesi tanto che immaginare un futuro con il livornese ancora in panchina appare davvero complicato.
I risultati dell’ultimo periodo e, in particolare, alcune dichiarazioni del tecnico dopo i pareggi contro Atalanta e Verona non hanno fatto molto piacere alla Continassa. Gli stessi tifosi, per non parlare di alcuni grandi ex come Di Livio e Ravanelli, hanno bacchettato molto Allegri per aver mandato segnali di ridimensionamento.
I rapporti tra #Allegri e #Giuntoli restano freddi, e ad oggi il preferito per la guida della #Juve della prossima stagione si conferma #ThiagoMotta. Il tecnico toscano è stato messo in discussione anche per alcune dichiarazioni che non sono piaciute alla proprietà. Da parte sua,…
— Eleonora Trotta (@eleonora_trotta) March 12, 2024
Da parte sua, il livornese considera di aver ottenuto il massimo con una rosa non da scudetto e che, per i prossimi anni, potrà essere solo ritoccata.
Non solo Thiago Motta: ecco i preferiti per il post Allegri
L’addio ad un anno dalla scadenza appare quindi sempre possibile, con i bianconeri da tempo interessati a Thiago Motta del Bologna. L’ex Genoa piace molto per la sua visione di moderna e per la sua competenza, che gli ha permesso di valorizzare molti giocatori. Non solo, però, il tecnico dei felsinei: per il futuro si pensa ancora a Igor Tudor (già vice di Pirlo e libero dopo l’esperienza all’OM) e Raffaele Palladino.
Quest’ultimo non ha rinnovato il contratto con il Monza, perché consapevole di poter vivere da protagonista un valzer delle panchine quanto mai scatenato e dinamico.