L’allenatore in seconda della Lazio Giovanni Martusciello ha parlato in conferenza stampa dopo la pesantissima sconfitta con l’Udinese
La Lazio crolla ancora in casa con l’Udinese. La squadra di Cioffi passa con un rocambolesco 2-1, inguaiando i biancocelesti che salutano definitivamente la zona Champions e rischiano pesantemente anche di non entrare in nessuna competizione europea.
Nel postpartita le parole del vice di Sarri (squalificato e contestatissimo) Giovanni Martusciello, che ha commentato il match e il momento della squadra in conferenza stampa:
Cosa avete percepito dalla panchina? Squadra allo sbando e scollata? “Dalla panchina si è visto quello che avete visto tutti. Si è tentato di fare una partita di calcio, poi è precipitato tutto in quei 6 minuti di secondo tempo dove non si riesce a capire perché è successo. L’avevamo rimessa in carreggiata con fortuna e bravura, poi dopo il secondo gol siamo diventati sporchi, frenetici, confusionari, ci siamo messi in mano all’Udinese che pensava solo a distruggere e non creare”.
La Lazio aveva dato segnali positivi, avete visto qualcosa da cui ripartire? “Bisogna vederlo per forza. Anche se c’è un piccolo raggio di luce c’è da andare in quella direzione. Faccio questo mestiere da tanto, il negativo va ridotto ai minimi termini, basta isolarsi dalle cose esterne e fare breccia all’interno. Se si vuole a giocare a calcio con le idee di Sarri c’è da mettere entusiasmo, ma ho visto una reazione nervosa.
CM.IT – I tifosi stavolta hanno contestato anche Sarri in maniera importante ed è forse la prima volta. Come l’avete presa? Vi sentite in discussione? “Quando l’allenatore è criticato dai suoi tifosi è dispiaciuto. La discussione fa parte dell’allenatore, è un momento delicato, difficile, c’è da guardare e preparare al meglio la suadra in una direzione opposta all’andamento di cosa ci circonda, che non è la causa della Lazio attuale lo sottolineo. Sto dicendo che la squadra deve richiamare gli aspetti positivi ed eliminare quelli negativi che oggi sono di più. Sul come fare lo vedremo in queste settimane”.
Avete ancora la squadra in mano? La Lazio sembra depressa e senza idee, fa fatica a segnare. “Bisogna cercare di andare in una direzione dove si vede l’aspetto positivo. Posso anche dire che ha ragione, che facciamo difficoltà a fare gol, che siamo fragili ma non mi porta a miglioramento. Non so se è perché non credono in quello che si fa, la squadra è in difficoltà nell’energia mentale e sappiamo come sono arrivate le sconfittte. Troppo difficile fare la somma dei numeri, ma la prestazione col Milan non è stata scadente come il secondo tempo di oggi. Poi vanno sommate, anche la sconfitta col Bologna. Poi per quella col Bayern abbiamo avuto la fortuna di andare incontro a una cosa così bella, ma non possiamo andare in quella direzione lì, senza mentire, e credere in quella roba lì. Dispiace per questa prestazione”.
Appena le cose non vanno assistiamo a momenti di frustruzione, poi Immobile che reagisce al cambio dicendo ‘siamo sotto 2-1 non capisco’, contestando l’allenatore. Come vede i segnali? “Domanda delicata. Complicato rispondere, non perché non voglio rispondere ma può generare polemiche che non ci fanno bene. Se rispondo rischio di fare peggio. Ogni giocatore fa un commento, ma se si va dietro a questo è alimentare polemiche, questo gioco non possiamo farlo. Se si fosse vinto questa frase qui sarebbe andata nel dimenticatoio, invece viene a galla”.
Luis Alberto fa solo una fase di gioco e la Lazio prende tanti gol anche per questo. Poi la difesa è sempre schiacciata verso la porta. “Quest’ultimo è un concetto difensivo che facciamo da anni. Sui gol non abbiamo reagito in avanti. Il primo gol è stato simile al secondo, è un discorso tattico in cui facciamo densità davanti al portiere e concediamo libertà e ci è andata male. Luis Alberto per qualità è quello che sposta di più, che sa stare sotto pressione, vede calcio, è una caratteristica diversa rispetto a Vecino e Guendouzi. Non si può pretendere che venga a difenderci. Non è solo questa la situazione. Si cerca di difendere come squadra. Il fatto dei gol presi a inizio della ripresa ci ha sempre accompagnato. Abbiamo provato di tutto, a farli entrare prima in campo, a urlare, a fargli fare la cyclette.”
Il 4-2-3-1 l’avevate concordato preventivamente? Si può riproporre dall’inizio o sarà sempre 4-3-3? “Ne parleremo in settimana, se sarà qualcosa da poter allenare. Sono due gol inspiegabili, l’Udinese aveva tirato due volte in porta nel primo tempo”.
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