Daniele De Rossi in conferenza stampa prima di Brighton-Roma, match che può sancire la qualificazione dei giallorossi ai quarti di Europa League
Alla Roma basta un pareggio o addirittura una sconfitta con non più di tre gol di scarto. Una condizione favorevolissima per scendere in campo, domani sera in casa del Brighton di Roberto De Zerbi battuto 4-0 all’andata.
Daniele De Rossi non vuole però abbassare la guardia, sa che nel calcio tutto è possibile e che gli inglesi subiscono tanto ma sono perfettamente in grado di segnare altrettanto. Per questo la tensione resterà alta, pur senza qualche pedina fondamentale come Smalling e lo stesso Lukaku che non è partito con la squadra. In conferenza stampa, dall’Inghilterra, le parole del tecnico giallorosso:
La parola gestione è una parolaccia o una possibilità nell’interpretazione della partita? “La gestione per un calciatore e un allenatore è il pane, gestire i momenti o i risultati, il proprio corpo, tutto. Sbagliamo se diamo un’accezione speculativa e negativa alla parola gestione, non è chiudersi in area. Vuol dire riconoscere le fasi della partita, le condizioni proprie e dell’avversario. Lo abbiamo fatto benissimo all’andata, quando siamo stati più coperti e gli abbiamo fatto male in contropiede. Viene dopo un percorso di crescita tra me e i giocatori o tra i giocatori stessi. Io magari gestisco i cambi, loro il pallone e ogni pallone è una storia a sé”.
Le condizioni di Dybala e Lukaku? “Dybala sta bene come altri, Lukaku ha un problema all’anca che si porta dietro da mesi forse anni, ogni tanto spunta e deve gestirlo con un po’ di riposo. Non so quanto, ma non gli ha permesso di essere qui, mi ha detto che non ce la faceva a venire”.
Il turnover può dare il messaggio di esserci quasi? “Sarebbe sbagliatissimo, non siamo alla fine dell’opera ma a metà strada. Qualsiasi squadra schieriamo deve esserci l’orgoglio dei giocatori di fare una grande partita anche se mancano quelli che giocano di più. Sarebbe la gioia più grande cambiare questo concetto, che senza Dybala e Lukaku non si può giocare a pallone. Ci sono giocatori forti, sono certo che saremo forti anche se non dovesse giocare nemmeno Dybala, ma non ho ancora deciso. Sono molto tranquillo dei giocatori che ho adesso a disposizione”.
In carriera da giocatore hai fatto e subito tante rimonte, cosa hai imparato? Domani c’è il solito rischio? “In ogni partita corro il rischio di prendere troppi gol. Anche il Brighton non pensava di prenderne quattro. Non serve andare lontano per prepararci, all’andata abbiamo iniziato benissimo, poi loro però hanno preso un palo. Un gol sfortunato dopo 6 minuti può cambiare tutto. Se succede devi continuare a giocare da squadra vera. Il Brighton all’andata ha avuto tante occasioni, come noi. Dobbiamo pensare che se dovessimo fare 2 gol come la nostra media dovremmo subirne sei, sarebbe tanta roba per il Brighton. Seguire la media, magari 2-0 al primo tempo, chiuderebbe tutto. Il risultato ti ronza in testa, un minimo di rilassatezza ci può essere, come loro hanno l’ansia del cronometro. Il calcio è così, ci portiamo tutti dentro l’aspetto umano e passionale e fa parte della partita”.
Con lei la Roma ha avuto una parabola ascendente, se lo aspettava? Da cosa dipende? “Fisiologicamente le grandi squadre come la Roma hanno momenti di calo e poi si ritirano su. A prescindere dall’allenatore, perché fisicamente hanno giocatori spesso e volentieri più forti degli avversari e le partite le vinci. Sono contento del percorso che facciamo insieme, nei migliori auspici c’era questa partenza come risultati e feeling che si è creato, umano e calcistico. Mi sembra che loro credano forte in quello che gli trasmetto. Sono soddisfatto, vedo cose che mi piacciono sempre di più, poi ci sono gli intoppi ma ci sta. Fare un bel risultato domani e domenica sarebbe la migliore partenza che potessi sognare”.
Il Brighton quando vince lo fa con punteggi larghi. All’andata avete lasciato tante occasioni, cosa dovete migliorare in difesa? Che Brighton si aspetta? “Lo fanno con giocatori con caratteristiche spesso diverse. Mi aspetto che Roberto ci stupisca come ha sempre fatto, dal punto di vista delle scelte. Se guardiamo i risultati di tanto tempo fa bisogna dire che hanno perso 2-3 giocatori molto importanti, soprattutto sulla trequarti. Ma a Roma ho visto una squadra competitiva che può segnare a tutti. Ci stiamo preparando per fare gol e non concederne. Non so quanto cambieranno, lui è un genio ma non penso che cambi modulo o altro. Non penso che si snatureranno, sono portati sempre a fare gol, anche a Roma. Quando hai questa mentalità rischi di farne come di prenderne. Come occasioni è stata una partita molto bella all’Olimpico, noi siamo stati più bravi a sfruttare le occasioni. Sarà una partita divertente, speriamo non troppo. Uno 0-0 non ci farebbe schifo (ride, ndr). A parte gli scherzi, dobbiamo pensare a fare gol. Altrimenti ci abbassiamo troppo”.
Sulle valutazioni di domani peseranno i diffidati? “No, andranno in campo i migliori. Faccio tante valutazioni, ma non sui diffidati. E non dirò ai diffidati di stare attenti e non prendere il giallo, sarebbe cominciare col piede sbagliato. Non devono prendere gialli sciocchi, ma devono pensare a giocare. Perché se poi pensi a non prendere il giallo, prendi il rosso”.
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