A meno di sorprese l’Inter sarà l’ultimo club della lunga carriera dirigenziale di Marotta. In scadenza a giugno 2027, il futuro dell’Ad nerazzurro è scritto
Marotta resterà all’Inter per altri tre anni, perlomeno se facciamo riferimento al contratto da lui (nonché da Ausilio e Baccin) rinnovato un anno fa. Scadenza giugno 2027, quando avrà appena compiuto 70 anni, di cui quasi nove vissuti al timone della società nerazzurra.
Tutto finisce prima o poi. Anche la sua esperienza da Amministratore delegato nerazzurro, incarico assunto nell’autunno del 2018 appena dopo essere stato silurato da Andrea Agnelli. Dalla Juventus all’Inter, il passo è stato breve ma pesante.
Decisivo Zhang e il grande programma di rafforzamento prospettatogli dall’allora neo presidente interista. Poi il Covid e, in particolare, il blocco agli investimenti all’estero imposto dal Governo cinese hanno fatto naufragare il piano del numero 2 di Suning.
La gestione del ‘caso’ Icardi e la sua cessione, col senno di poi un grande affare in tutti i sensi, l’ingaggio di Conte e lo Scudetto che mancava dal 2010. Marotta è partito alla grande vincendo subito, ma è quando non ha avuto più soldi da spendere che ha dato il meglio di sé. Due parole, player trading: anche così ha vinto a Torino, soprattutto così sta continuando a vincere a Milano. L’obiettivo seconda stella è lì a un passo.
Fondamentali anche la sua capacità di gestire i momenti, specie quelli più difficili, e di far veicolare quello a lui e al club più conveniente. Ma pure il suo team di lavoro: Ausilio – che avrebbe voluto mandare via quando approdò a Milano, in favore di un Ds di sua fiducia. Poi ne ha apprezzato la competenza e l’astuzia e se l’è tenuto vicino a sé – e il braccio destro Baccin. L’unione ha fatto la forza di questa Inter, che potrebbe lasciare prima del 2027 solo in caso di cambio di proprietà. Oggi però i segnali e le notizie che arrivano dal mondo finanziario danno Zhang al lavoro per restare al ponte di comando, procrastinando il pagamento della rata del prestito di Oaktree.
Il dopo Inter di Marotta sarà probabilmente la politica. Quella sportiva, come non ha mancato di sottolineare anche in alcune recenti interviste. “L’Inter è il mio ultimo club”, ha aggiunto. D’altronde nessuno parla meglio di lui il ‘politichese’ e, forse, nessuno meglio di lui saprebbe gestire quel gran caos che è il calcio italiano.
Per Marotta si prospetta un futuro da Presidente della Federcalcio. “Sarebbe un ruolo perfetto per lui”, ha detto il suo grande amico Giovanni Carnevali. Insomma, la campagna elettorale è già partita.
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