Marotta ha architettato una nuova trappola alla Juve. I dati sono allucinanti e il dirigente vuole trovare la soluzione il prima possibile per l’Inter
L’Inter è prima in classifica e con un buon margine rispetto al Milan, ma la sconfitta in Champions League ha acceso un quesito ben preciso per i nerazzurri e i loro tifosi: come è migliorabile questa squadra?
In tanti, non potendo neanche addossare le colpe all’allenatore in questo caso, hanno chiesto nuovi investimenti sul calciomercato, possibilmente senza perdere le attuali colonne del gruppo. Da giorni si parla dell’interessamento della Beneamata per Albert Gudmundsson, calciatore che piace tanto anche alla Juve e per il quale i due club potrebbero ben presto entrare in rotta di collisione. Il fantasista verrebbe collocato tra le due punte, pur avendo caratteristiche diverse e non essendo così bravo spalle alla porta. I motivi di questa trattativa, però, potrebbero spiegarsi diversamente.
La natura dell’acquisto rifletterebbe, infatti, una mancanza ben precisa che l’Inter ha nel suo modo di giocare. L’architettura messa in piedi da Simone Inzaghi si fonda sulla grande attenzione al possesso palla, far girare la sfera e ruotare le posizioni, in maniera tale da far male agli avversari. In certi casi, però, è importante anche avere calciatori che saltano l’uomo.
Inter e la mancanza di dribbling: i dati allarmano i tifosi
Per numeri, l’Inter sta dominando la Serie A con la miglior difesa e il miglior attacco. Per quanto riguarda i dribbling realizzati e andati a buon fine, però, le cose non vanno così bene.
Per trovare un calciatore nerazzurro nella classifica dei dribbling riusciti, si deve arrivare al 35esimo posto con Marcus Thuram – ne ha realizzati 23 in tutto il campionato. E in top 100 la squadra di Inzaghi porta solamente quattro interpreti: Barella, Mkhitaryan e Lautaro Martinez, oltre al francese – e considerate che il Toro è al 93esimo posto. Gudmundsson, in questa classifica, è al decimo posto con 35 dribbling riusciti, numeri che potrebbero anche crescere in una squadra maggiormente portata a dominare il gioco. Insomma, stavolta il tranello di Marotta alla Juve potrebbe non essere solo un dispetto.