Legato alla Juventus da un contratto fino al 2025, Max Allegri è tornato prepotentemente al centro di molte voci di mercato. Il suo addio ai bianconeri ha preso quota
Si sarebbe dovuta configurare come la gara della svolta. La brutta prova offerta contro il Genoa, coincisa con l’ennesima pareggio stagionale, ha certificato invece i problemi cronici della Juventus, divenuta improvvisamente l’ombra sbiadita di quella squadra coriacea vista nella prima parte di stagione.
Un Allegri molto nervoso ha provato a trovare il bicchiere mezzo pieno. Nel commentare la prestazione della sua squadra, il tecnico livornese ha rimarcato come, dopo un primo tempo piuttosto difficile, la Juve abbia sfiorato il gol soprattutto nella seconda frazione di gioco. Un bottino troppo magro, però, per una squadra che un mese e mezzo fa era protagonista di un vivace testa a testa contro l’Inter. In più di una circostanza Cristiano Giuntoli, almeno davanti alle telecamere, ha rimarcato la totale fiducia ad Allegri. Sottotraccia, però, i contatti con Zidane e Thiago Motta non possono e non devono trascurati. L’opzione di un cambio in panchina in estate, a bocce ferme, sembra aver preso definitivamente quota.
In molti, però, hanno cominciato a chiedersi se, ed eventualmente in che modo, ci possano essere i presupposti per un esonero immediato di Allegri. Come già evidenziato da calciomercato.it, la Juventus non pensa ad un avvicendamento in panchina a stretto giro di posta. Il club bianconero è intenzionato a ragionare sul futuro una volta raggiunti gli obiettivi stagionali.
Posto che solo una discesa libera potrebbe portare ad un clamoroso ribaltone della guida tecnica, alla base della posizione ci sono anche discorsi economici. Ricordiamo che Allegri è legato alla Juventus da un contratto in scadenza nel 2025. Un eventuale accordo per la risoluzione consensuale rappresenterebbe una soluzione per certi aspetti “conveniente” per la dirigenza bianconera. Al netto di una situazione ancora tutta da decifrare, il giornalista Graziano Campi si è espresso in questi termini:
“La buonuscita in casi di risoluzione consensuale può avvenire anche in caso di esonero, per permettere a un allenatore di firmare per una nuova squadra in cambio di uno “sconto” sul dovuto. È soluzione più conveniente per la società, rispetto a tenere un tecnico sotto contratto”.
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