Francesco Acerbi verrà ascoltato dalla Procura Federale: il confronto con l’Inter e le mosse del club nerazzurro sulla delicata vicenda
La querelle tra Francesco Acerbi e Juan Jesus sta catturando inevitabilmente l’attenzione anche a distanza di giorni dal big match tra Inter e Napoli.
Il difensore nerazzurro, tornando a Milano direttamente lunedì dopo l’esclusione dalla Nazionale per le prossime amichevoli negli Stati Uniti contro Venezuela ed Ecuador, ha ribadito la sua innocenza anche ai microfoni del nostro inviato: “Non ho pronunciato nessuna frase razzista nei confronti di Juan Jesus, questo è poco ma sicuro. Forse mi ha frainteso. Se dico vaffanculo al razzismo? Sì”. Il Giudice Sportivo per approfondire la delicata vicenda ha disposto un supplemento d’indagine passando la palla alla Procura Federale, che tra domani e venerdì ascolterà la versione dei due giocatori. Gli ispettori federali, nello specifico caso di Acerbi, probabilmente raggiungeranno il centro sportivo di Appiano Gentile dove il difensore sarà collegato in videoconferenza con il Procuratore Chiné.
Acerbi al ritorno a Milano dopo l’esclusione dai convocati del Ct Spalletti era rientrato subito a casa posticipando a martedì l’incontro con la dirigenza dell’Inter.
L’ex Lazio nella tarda mattinata di ieri si è confrontato con il club e ha ribadito la propria innocenza e di non aver rivolto nessuna frase o epiteto razzista verso Juan Jesus durante il match del Meazza contro il Napoli. Nessun intento discriminatorio quindi stando alla versione di Acerbi, con l’Inter al momento garantista nei confronti del proprio tesserato come raccolto da Calciomercato.it. La società nerazzurra aspetterà quindi il giudizio della Procura Federale e si schiera al fianco di Acerbi, senza nascondere però un certo fastidio per le dichiarazioni rilasciate dal difensore alla stazione di Milano Centrale al ritorno da Roma e avrebbe preferito che rimanesse in silenzio vista la delicatezza della questione.
L’Inter si augura che la vicenda volga per il meglio e senza ulteriori strascichi per Acerbi, visto che la società nerazzurra si è sempre schierata in prima linea con iniziative e campagne contro il razzismo. Se invece venisse accertata la colpevolezza dell’ex mancino della Lazio, il club di Zhang prenderebbe una posizione ferma e valuterebbe seri provvedimenti. Ricordiamo che il difensore, Codice di Giustizia Sportiva alla mano e nello specifico l’articolo 28, rischia fino a dieci giornate o una squalifica a tempo determinato se venissero confermate le frasi razziste verso Juan Jesus.
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