Alla vigilia della sfida contro il Venezuela, il CT dell’Italia Luciano Spalletti ha rilasciato importanti dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione
Il tempo degli esperimenti sta quasi per terminare. Dopo aver strappato il pass per la fase finale degli Europei, l‘Italia di Luciano Spalletti si prepara ad un tour di amichevoli molto importanti nell’economia della crescita della compagine azzurra.
Si parte con la sfida contro il Venezuela, per l’amichevole che si disputerà a Miami alle ore 22. Nella conferenza stampa di presentazione del match, il commissario tecnico degli azzurri Luciano Spalletti ha toccato diversi argomenti, a cominciare dai cambi tattici che potrebbero materializzarsi nelle prossime gare amichevoli: “Adesso c’è questa apertura da parte dei calciatori ad interpretare più moduli e sistemi di gioco all’interno della stessa partita. Bisogna fare qualcosa di moderno. Anche quando abbiamo perso, ho dichiarato che saremmo rimasti su quel sistema di gioco. Ora c’è tempo per fare qualcosa di diverso”.
Sul ruolo che giocherà l’ultima parte di stagione in vista di Euro 2024: “Incide tutto. Incidono queste due amichevoli così come il campionato. Saremo attenti dentro gli allenamenti delle squadre e in occasione delle gare di campionato. Essendo l’Italia, avendo bisogno di creare qualcosa di nuovo, qualcosa di forte, ci si porta sempre dietro qualcosa da queste prove”.
Spalletti ricorda Joe Barone: “Sappiamo tutti che valore perdiamo per il nostro sport”
Toccante il ricordo con il quale Luciano Spalletti ha voluto rendere omaggio a Joe Barone, direttore generale della Fiorentina scomparso nella giornata di ieri: “Siamo tutti vicini alla famiglia Barone. Sappiamo tutti che valore perdiamo per il nostro sport e per il calcio. Ha influenzato più lui il calcio in questi 5 anni rispetto a tanti altri che non hanno fatto niente di quello che ha fatto lui”.
Infine una chiosa su Sinner, che ha incontrato la compagine azzurra nelle scorse ore: “Jannik è già un esempio da tanto, da quando è ragazzo. Ieri ci ha fatto vedere che per essere sul tetto del mondo, bisogna essere al top anche nelle ore in cui non fa sport. Lo dicono le sue scelte; conosce benissimo la sua personalità e il suo carattere, sa dove vuole arrivare”.