Oggi la Procura Federale ascolterà Acerbi e Juan Jesus: il difensore nerazzurro rischia grosso se le accuse venissero confermate
Giornata decisiva sul caso Acerbi, con il difensore dell’Inter che verrà ascoltato dalla Procura Federale in merito alle presunte frasi razziste pronunciate verso Juan Jesus nel posticipo di domenica al Meazza contro il Napoli.
L’ex Lazio sarà sentito collegato da Appiano Gentile dal Procuratore Chiné, al pari del collega brasiliano che sarà ascoltato invece al centro sportivo dei partenopei. Acerbi ieri è tornato ad allenarsi al Suning Centre e ha avuto un nuovo confronto con la dirigenza e Simone Inzaghi, restando della sua versione: nessun intento razzista e discriminatorio nelle frasi rivolte in campo a Juan Jesus, come già aveva dichiarato lunedì alla stazione di Milano Centrale al ritorno da Roma dopo l’esclusione in Nazionale. L’esperto difensore, anche confrontandosi con i propri legali, è convinto di dimostrare la propria estraneità alle accuse. La sentenza sul caso è attesa all’inizio della prossima settimana, al più tardi martedì, con l’Inter che rimane in attesa della decisione prima di esprimersi.
Di certo il club nerazzurro non ha gradito l’esposizione mediatica del caso e le parole dello stesso Acerbi e del suo agente nei giorni scorsi.
L’Inter si augura che tutto vada per il meglio e Acerbi riesca a dimostrare la sua innocenza in merito alla delicata questione, ma in caso di colpevolezza adotterà dei provvedimenti fermi ed esemplari verso il giocatore. Oltre a una multa, a fine stagione il club di Zhang potrebbe anche decidere di rescindere il contratto con il giocatore in scadenza nel giugno 2025. Mentre Acerbi rischia dalla Procura Federale almeno 10 giornate di squalifica o uno stop a tempo determinato. Sulla questione è intervenuto anche Massimo Sparnelli, ex addetto stampa del Napoli: “C’è un labiale che vale più di mille parole perché spiega con esattezza quanto è accaduto qualche minuto prima con Juan Jesus. ‘Scusami, non sono razzista’: lo hanno visto tutti – ha sottolineato alla trasmissione ‘Tifosi Napoletani’ su ‘Tele A’ – Evidentemente c’era stato qualcosa prima. Perché scusarsi se non aveva riferito nulla di razzista? Questa è una prova di quanto è accaduto. Juan Jesus aveva perdonato il suo avversario affermando anche in televisione che tutto era finito in campo. Poi però Acerbi lo ha fatto passare per bugiardo, da lì il post del centrale del Napoli sui social”.
Sulla vicenda si è soffermato inoltre Francesco De Core, direttore de ‘Il Mattino’: “Non prenderà dieci giornate, ma sarà certamente squalificato. L’offesa è stata incommentabile, ma il dopo è stato davvero triste. Acerbi ha negato e ritrattato tutto e se lo poteva risparmiare – le sue parole a ‘Radio Punto Nuovo’ – È una coda brutta tanto quanto il gesto in campo, che non è giustificabile nemmeno dall’agonismo o che altro. Il tiro ad Acerbi, però, ora è sbagliato. Ha commesso un errore e bisogna fare critica costruttiva, non demonizziamolo. L’importante è che arrivi un segnale di cambiamento. Sarebbe bello che lo stesso Acerbi diventasse volto della lotta al razzismo al termine di tutto questo”.
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