Le prestazioni di Federico Chiesa, con la Juve e con l’Italia, non sono soddisfacenti. E sul mercato non ha più appeal
Federico Chiesa continua a far discutere, e non poco. Dopo le brutte prestazioni con la Juventus di Massimiliano Allegri, sono arrivate anche le critiche con la Nazionale Italiana: insufficiente la sua prova in amichevole contro il Venezuela, un trend negativo che continua inesorabile in questa stagione.
Ormai non più ragazzino, 26 anni compiuti nell’ottobre scorso, Chiesa non ha fatto quel salto in alto a livello qualitativo che ci si aspettava dopo il passaggio dalla Fiorentina alla Juventus, nel 2020 per un totale di 60 milioni di euro bonus inclusi. Nonostante i vari allenatori che si sono succeduti sulla panchina bianconera, l’esterno d’attacco ha convinto in poche occasioni. Ma è, soprattutto, negli anni seguenti al grave infortunio patito al ginocchio, lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro nel match contro la Roma del 9 gennaio 2022, che il nativo di Genova non ha fatto vedere tutte le sue qualità. Tornato dopo circa un anno a giocare con maggiore continuità, Chiesa ha deluso le aspettative, facendosi vedere solo a sprazzi.
E, com’è normale che sia, ci si aspetta sempre moltissimo. Ad influire su questa situazione potrebbe essere anche la condizione contrattuale del calciatore, in scadenza di contratto il 30 giugno del 2025 e con un accordo che stenta ad arrivare. Anzi, le parti sono abbastanza distanti ed esiste la possibilità che Chiesa venga messo sul mercato in vista della prossima sessione estiva, ad un anno dal termine dell’accordo con la Juve e, dunque, con una valutazione decisamente inferiore rispetto a quella ipotizzabile. Sull’argomento si è espresso il giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ Stefano Agresti: “Dopo il grave infortunio si è perso, non è più stato se stesso – le sue parole a ‘Radio Radio’ – Ed è un problema per il calcio italiano, perché fatica a tornare nuovamente decisivo e ovviamente per la Juve perché è un giocatore su cui ha investito tanto e che doveva fare la differenza. Ma è un problema anche per lui perché sul mercato non ha più lo stesso appeal di prima e diventa difficile possa investire su di lui. Prima dell’infortunio so che poteva lasciare la Juventus andare al Liverpool o al Bayern Monaco, erano due club affascinati da Chiesa. Oggi invece è un giocatore irriconoscibile“.
Problemi anche tattici, visto che Allegri lo utilizza come seconda punta nel 3-5-2 accanto a Dusan Vlahovic. Ma Sandro Sabatini non è di questo avviso: “Non credo sia la posizione il problema, anche giocando da seconda punta fa gli stessi movimenti in campo partendo da sinistra. SI muove un po’ alla CR7, però non è il portoghese che poi va in area e fa gol in tutti i modi. In passato ci siamo illusi di avere un potenziale Cristiano Ronaldo, però non è così. Comunque, credo che la Nazionale di Spalletti per gli Europei debbano continuare a puntare su Chiesa, perché è il miglior talento che abbiamo”.
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