Mercoledì tornano i nazionali alla Continassa e la stessa pausa potrà considerarsi davvero terminata. Nel mentre, Allegri lavora alla Continassa con chi c’è. Per la gara contro la Lazio ci sono già i primi campanelli d’allarme, data la scarsità di soluzioni nel reparto offensivo
Alcaraz prosegue con il lavoro a parte, così come Milik. Il polacco avrebbe trovato spazio, ma è ancora indisponibile, data la contemporaneità squalifica di Vlahovic. La Juve quindi contro la Lazio sarà senza un vero centravanti.
La pausa per le selezioni nazionali è, quasi, finita. Anche per la Juventus. Quest’oggi la formazione di Massimiliano Allegri, ancora senza i tredici nazionali, è tornato ad allenarsi allo ‘Juventus Training Center’ della Continassa. Il programma odierno prevedeva una sessione congiunta con alcuni membri della Next Gen, la seconda squadra bianconera che milita in Serie C.
Per ciò che riguarda il bollettino degli infortuni, quest’oggi i due indisponibili Carlos Alcaraz e Arkadiusz Milik hanno entrambi lavorato a parte. Entrambi proseguono con il loro lavoro di riabilitazione dai rispettivi stop muscolari. L’argentino è fermo per un problema a bicipite femorale della coscia destra, il polacco per una lesione di primo grado all’adduttore lungo della coscia sinistra. Entrambi non saranno disponibili per la ripresa della Serie A, in occasione della sfida contro la Lazio allo stadio ‘Olimpico’ di Roma, sabato.
Contro la Lazio, Massimiliano Allegri non avrà a disposizione quindi Arek Milik. E neanche, sopratutto, Dusan Vlahovic colpito dalla squalifica dopo il rosso rimediato nel finale contro il Genoa prima del break. Il serbo, poi, non ha preso parte agli impegni della sua nazionale per via di una ‘dorsalgia’, un fastidio alla schiena come ammesso dalla stessa Serbia in un comunicato. Ed è rimasto a Torino, ma non sarà a disposizione a Roma.
Per l’attacco si apre quindi l’emergenza: senza il ‘9’, la Juve non può fare affidamento neanche sul centravanti di backup Milik. Per Allegri una gatta da pelare non indifferente. Restano quindi solamente tre gli avanti che il tecnico livornese ha a disposizione. Federico Chiesa, che tonerà mercoledì con gli altro nazionali, dalla mini-tourneè negli USA con l’Italia. E poi Moise Kean e Kenan Yildiz.
Una situazione non facile, senza di fatto un centravanti. Kean non gioca una partita da titolare dal lontano 11 novembre contro il Cagliari, poi da metà dicembre il lungo stop per il problema alla tibia e le questioni di mercato. Quindi il rientro in campo solo il 10 marzo con l’Atalanta. Lo stesso attaccante, non gioca una gara intera dal derby col Torino del 10 di ottobre (86′ in quell’occasione). Aspetto da non sottovalutare, nella gestione dell’energie nel corso di tutto il match contro i biancocelesti. Il turco Yildiz, invece, dopo il momento di esplosione tra il vecchio ed il nuovo anno, ha vissuto un momento di appannamento. Allegri ha parlato di calo fisiologico, ma va detto che il 2005 non parte dal primo munito dalla trasferta di Verona, complice anche il rientro a pieno regime di Chiesa. Le soluzioni contro la Lazio, data l’emergenza, si riducono al lumicino e sono solo due: il ‘7’ reduce dalla Nazionale con Kean, oppure lo stesso figli d’arte con Yildiz. Senza un centravanti, per riprendere il campionato – in un momento difficile della stagione – con l’emergenza in attacco.
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