La doppia sfida contro la Lazio tra Serie A e Coppa Italia serve un prezioso assist: tra le fila biancocelesti giocano Zaccagni e Anderson, due obiettivi della Juventus. Il futuro dei laziali può essere legato a quello di Chiesa e Soulè
E’ però inutile fare i contri senza l’oste: al netto di un rinnovamento delle corsie esterne, qualora la Juventus non cambiasse guida tecnica, tutti si troverebbero in una condizione di difficoltà.
La Juventus si appresta ad affrontare la Lazio, guidata dall’ex Igor Tudor. Doppio confronto contro i biancocelesti, prima in campionato a Roma sabato, poi in Coppa Italia per la l’andata delle seminali, a Torino. Domani, a proposito, nel capoluogo piemontese rientreranno i nazionali. Allegri, per la sfida contro la Lazio non avrà a disposizione né Arkadiusz Milik, fermo per un problema muscolare, né Dusan Vlahovic, out per via della squalifica.
Tra le fila dei capitolini ci sono due giocatori che la Juventus segue con particolare attenzione, per questioni sia tecniche, sia contrattuali, date le rispettive scadenze. Il riferimento è a Felipe Anderson e Mattia Zaccagni. Il brasiliano è in scadenza questo giugno e sta valutando le offerte presenti sul proprio tavolo. La Juventus è in corsa per il giocatore. L’esterno italiano, in scadenza nel 2025, non ha ancora rinnovato il suo contratto con la Lazio e valuta il dà farsi, anche in attesa di opportunità professionali maggiormente allettanti, come potrebbe essere proprio la Juventus. I destini di Anderson e Zaccagni sono però legati a quelli di Federico Chiesa, Matias Soulè e Massimiliano Allegri. E poi, nel 3-5-2 della Juve, i due funambolici esterni come si adatterebbero?
La Juventus si rifà il look in vista della prossima stagione, con un occhio alle opportunità di mercato. A questa voce sono iscritti Zaccagni e Felipe Anderson della Lazio, ma con Allegri dove giocherebbero?
Porte scorrevoli nel reparto offensivo della Juventus, per lo meno nelle corsie esterne. Questo può essere uno scenario verosimile in vista dell’estate. Il futuro di Federico Chiesa è da decifrare, con la scadenza di contratto nel 2025 e un equivoco tattico che pare aver imbrigliato il numero ‘7’. L’eventuale partenza di Chiesa, lascerebbe lo spazio numerico per l’inserimento o di Felipe Anderson o di Zaccagni, ma se rimanesse Allegri, cambierebbe qualcosa?
Nell’atteggiamento tattico della Juve di oggi, né uno, né l’altro giocatore laziale sarebbero a proprio agio: fuori Chiesa, dentro un’altro esterno ‘sacrificato’ sotto la punta. Forse tra i due il brasiliano ha più nelle corde il ruolo da ’10’, ma le corse migliori non le ha fatte vedere in quella zona di campo. E poi c’è la variabile Matias Soulè: i tifosi bianconeri si chiedono quale sia il senso di lasciare partire il brillante classe 2003 per poi andare a rimpinguare il reparto offensivo con Zaccagni (’95) oppure Anderson (’93).
Una mossa legittimamente vista come in antitesi col processo di rinnovamento e ringiovanimento, da parte dei tifosi. Per la società, però, il forte argentino può essere la vera e propria miniera d’oro sulla quale costruire il mercato in entrata. E poi, anche per lui vale lo stesso: senza un cambio di guida tecnica sarebbe sacrificato, col Frosinone ha ampiamente dimostrato di trovarsi a suo agio partendo largo nel rettangolo verde.
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