Succede di tutto al Bernabeu tra Spagna e Brasile: rissa in campo con Vinicius nella bufera, poi la frecciata di Laporte e lo sfogo del ct su Morata
Spagna-Brasile è stata tutto, tranne che un’amichevole. Il match del Bernabeu è finito sotto la lente per lo spettacolo visto in campo col pallone (3-3 finale), ma anche e soprattutto per le tensioni tra i calciatori e in particolare tra i protagonisti c’è stato anche Vinicius jr., che aveva tutti gli occhi addosso dopo il momento toccante in conferenza stampa sul tema razzismo.
Ma stavolta il fuoriclasse del Real Madrid si è trovato al centro di diverse polemiche da parte degli avversari spagnoli. Non a caso durante la partita ci sono state parecchie scaramucce, ad esempio in seguito a un fallo di reazione di Endrick su Cucurella che ha scatenato la rabbia della Roja, prossima avversaria dell’Italia a Euro 2024. Vinicius è stato accusato di essere un simulatore e soprattutto un provocatore. Ad esempio, su un corner in favore del Brasile, Vinicius si è avvicinato da dietro a Laporte e gli ha rifilato una gomitata. Poi a fine partita ha aggiunto una spinta da dietro. Un’azione passata inosservata durante il match, ma che è emersa grazie a uno screen pubblicato su X. E Aymeric Laporte lo ha ripostato lanciando una bella frecciata al brasiliano: “Forse voleva ballare?”, accompagnato da un’emoticon di una risata e di una ballerina. In riferimento al ‘Voglio solo giocare a calcio’ che lo stesso Vini jr. aveva ‘urlato’ nella conferenza di qualche giorno fa. E il messaggio di Laporte acquista ancora più senso dopo l’esultanza di Paquetá, che al 95′ dopo aver pareggiato 3-3 su rigore ha ballato con i compagni per esultare. Proprio come fa sempre anche Vinicius.
A fine partita c’è stata la rissa che ha visto protagonista in primis Vinicius – che aveva protestato anche dalla panchina per qualche intervento dei giocatori della Spagna – e poi anche Morata e Oyarzabal. Una serie di scaramucce poi continuata, appunto, anche sui social. Una provocazione dietro l’altra, un caos pure a livello arbitrale visti i tre rigori fischiati dall’arbitro di cui – per alcuni dubbi – in favore della Roja. Insomma, veleni e tensione. Anche interni, visto che Alvaro Morata – centravanti dell’Atletico Madrid ed ex Real – è stato anche fischiato dagli stessi tifosi spagnoli del Bernabeu.
Un atteggiamento, quello dello stadio, che non è affatto piaciuto al ct De La Fuente: “Mi fa male l’anima che nel mio Paese fischino il capitano della Nazionale, quando sento quei fischi provo dolore. Alla fine c’è sempre chi giudica. Il Bernabéu è stato enorme, ma come spagnolo mi vergogno quando viene fischiato un giocatore spagnolo. Però la stragrande maggioranza ha sostenuto la Spagna. Educare al sostegno della Nazionale è compito di tutti. Qui dobbiamo lasciare da parte i colori dei club, e questo è compito della stampa. Vediamo se riusciamo tutti a risolvere questo problema”. Un qualcosa di molto simile a quanto successo anche in Italia con Donnarumma.
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