Fa ancora discutere il caso Juan Jesus-Acerbi e spunta un’indiscrezione sul video depositato dal calciatore del Napoli: ecco cosa è trapelato
Nuovi dettagli emergono sulla vicenda che ha visto protagonisti Juan Jesus e Acerbi nel corso della sfida tra Inter e Napoli dello scorso 17 marzo. Il caso che sta tenendo banco da ormai 10 giorni continua ad essere uno dei temi più caldi di discussione tra addetti ai lavori, tifosi e professionisti.
Come è ormai noto, nel corso della partita di San Siro, Juan Jesus ha accusato Acerbi di averlo insultato con degli epiteti razzisti, andando immediatamente a riportarlo all’arbitro La Penna, che non aveva sentito nulla in campo. In un primo momento il centrale del Napoli ha voluto soprassedere e al termine della partita sembrava volesse metterci una pietra sopra, ma gli sviluppi sono stati ben diversi.
Il difensore dell’Inter ha infatti negato qualsiasi insulto di sfondo razzista, facendo andare su tutte le furie lo stesso brasiliano, che ha nuovamente accusato il collega attraverso un post su Instagram. Il caso è definitivamente esploso, tanto da dover arrivare al Giudice Sportivo, che non ha, però, condannato Acerbi per mancanza di prove certe.
Non sono emerse, infatti, immagini chiare che potessero incastrare il giocatore dell’Inter e tanto è bastato per evitargli una terribile squalifica, che avrebbe persino compromesso i suoi ultimi anni di carriera. Sentitosi offeso due volte, lo stesso Juan Jesus ha poi deciso di tornare a parlare attraverso un durissimo comunicato.
“E’ una valutazione che faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza”, ha dichiarato il difensore, che poi ha aggiunto: “Sono avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito da signore, evitando di interrompere un’importante partita”. Nel comunicato infine si legge: “Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisione. Non capisco, davvero, in che modo la frase “’vai via nero, sei solo un negro …” possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria”.
Il tutto sembrava essersi concluso con le parole del calciatore, ma non è stato così. In risposta ad un articolo della Gazzetta dello Sport, che avrebbe ricostruito ulteriori sviluppi della vicenda, è intervenuto Roberto Calenda, agente di Juan Jesus. In un tweet, il procuratore, tra i vari punti ne specifica uno: “Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato, senza doversi affannare a “cercare” (ex post?) un compagno che potesse “confermare” quello che è chiaramente accaduto”.
Per Calciomercato.it abbiamo cercato di carpire qualche informazione in più sul video citato dallo stesso Calenda e le indiscrezioni farebbero trapelare che si tratterebbe delle immagini nelle quali Acerbi indicherebbe il suo compagno di squadra Thuram, quasi a giustificarsi con l’arbitro per sottolineare di non aver mai pronunciato certe frasi, perché figlie di una condotta folle, dato il colore della pelle del suo stesso compagno di squadra.
Una sorta di giustificazione a quanto avvenuto in campo poco prima, che colliderebbe in parte con le parole di assoluta innocenza poi usate successivamente dallo stesso giocatore, dettosi completamente estraneo ai fatti. In questa fase della vicenda, però, è complesso verificare ogni singola informazione trapelata e, per tanto, vi invitiamo a rimanere collegati sulle nostre pagine per ulteriori aggiornamenti che potrebbero aggiungersi ad un caso già così complesso.
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