Igor Tudor può festeggiare la sua prima vittoria sulla panchina della Lazio contro la Juventus: le parole del tecnico dopo la partita dell’Olimpico
Un esordio da sogno per Igor Tudor sulla panchina della Lazio, con una vittoria all’ultimissimo secondo contro la ‘sua’ Juventus. Marusic è l’eroe di giornata per i biancocelesti e per il tecnico croato, che può gioire.
L’ex Marsiglia ha parlato in conferenza stampa dopo la partita dell’Olimpico: “Non ho guardato la classifica, non è importante. Lo è la prestazione dei ragazzi. Io sono molto contento, poi mano a mano raggiungeremo le cose che dobbiamo migliorare. Importante anche lo spirito di gruppo, chi è entrato ha fatto bene. Poi vincere all’ultimo… Le sensazioni sono belle, poi la prima partita dopo tanto tempo dove vuoi vedere il lavoro fatto, la squadra è nuova, i giocatori non li conosci molto. C’è questa condivisione, la curiosità che era tanta, devo fare i complimenti ai ragazzi. Ci dà fiducia per le prossime. Gila è un ragazzo straordinario. Per martedì cambia tutto e niente, c’è da prepararla al massimo”.
Le scelte di formazione sono state decisamente particolari da parte di Tudor: “Non posso spiegare le mie scelte tattiche. Voi siete tanto fissati con i numeri, ma non è quello. Più importante è lo stile di gioco, l’energia, poi si gioca con i numeri, ci si abbassa e ci si alza. Io voglio che quando attacchiamo lo facciamo anche con tutti. La Juve è forte in ripartenza, dovevamo proteggere in contropiede. Per i dettagli che chiedete ci sarà tempo. Alla fine decidono sempre i giocatori. Alcune cose vanno migliorate, in questo modo di interpretare il calcio c’è una cosa fissa, ma in quella c’è anche libertà, trovarsi nella posizione giusta. Corsa un po’ disordinata? A me è piaciuta invece la corsa, forse potevamo fare gol prima. Di queste corse ne abbiamo fatte proprio per segnare. Poi si cresce col tempo, abbiamo fatto 7-8 allenamenti, con Marusic solo due. Alla fine sono contento davvero”.
Grande attenzione per le scelte di Tudor sui certi big come Luis Alberto e Immobile, per quelle che si continuano a dire delle ‘gerarchie azzerate’: “Si può azzerare anche in modo positivo, non vuol dire che è negativo. Io non azzero niente, ma rispetto tanto il passato. Do una mano a tutti, ne do anche tre, ma poi c’è anche la squadra. Scelgo quello di cui ha bisogno la squadra. Qualcuno poi cresce e migliora, altri no. Tutti hanno voglia di farsi vedere con l’allenatore nuovo, sono sempre loro che decidono, tu li stuzzichi e li aiuti, poi loro decidono se ci sono. Se vedo che non ci sono è normale che non giochi, ma c’è da dare una mano a tutti. Sono tutti giocatori della Lazio, io li amo tutti e voglio bene a tutti. La squadra però è sopra a tutti, su questo non si discute“.
Poi su due singoli: “Felipe Anderson voto dieci. Oggi ha fatto tre posizioni, è un giocatore bello e completo. Il comportamento lo conoscete, è un professionista vero, ha giocato a destra e sinistra. Ha qualità e piede, corsa e gamba. Kamada ha fatto una grande partita, può giocare lì e più avanti. Lui è un ragazzo intelligente, è completo a ogni livello. In avanti è sempre più difficile giocare, può farlo ma lo vedremo durante la stagione”.
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