Nuovo servizio de Le Iene sul mondo arbitrale, che andrà in onda stasera. Si parlerà della denuncia di Rosario D’Onofrio, oggi agli arresti domiciliari
L’inchiesta sugli arbitri da parte de ‘Le Iene’ non si ferma. Così il noto programma di Mediaset, che andrà in onda stasera, 2 aprile, su Italia 1, prova a far chiarezza sulle possibili “irregolarità sui rimborsi gonfiati degli arbitri e sulle indagini poi archiviate dalla procura dell’Aia”, come rivelato dall’ex Procuratore Capo dell’AIA Rosario D’Onofrio, che agli arresti domiciliari, parla per la prima volta dopo le dimissioni seguite all’arresto per narcotraffico avvenuto nel novembre 2022.
Le Iene si chiedono, dunque, se “può mai essere che l’Associazione arbitri e la FIGC abbiano chiuso un occhio su alcuni arbitri furbetti, che avrebbero taroccato i rimborsi delle loro trasferte?”.
Domanda posta all’arbitro Var Eugenio Abbattista, il primo fischietto a dimettersi a stagione in corso nella storia del calcio italiano: “Noi arbitri dovremmo essere i garanti delle regole, capite bene che è inaccettabile restare in un contesto dove chi dovrebbe far rispettare le regole le vìola. Mi sono dimesso perché ero stanco della sensazione di schifo che avvertivo attorno. I rimborsi sono archiviati e quindi sono facilmente reperibili, riverificabili. Prima o poi il tappeto esplode. C’è da intervenire in maniera immediata”.
Ai microfoni de Le Iene, interviene anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina, che dopo vari tentativi risponde in merito “ai sei biglietti ferroviari che l’arbitro Calvarese mise a rimborso nel 2021 perché sembrano taroccati”: “Su questo ci sono gli organi che fanno questo di mestiere, ma che mi metto a controllare pure i biglietti dei treni… La Figc controlla l’Aia?. No questo no”
Caos Arbitri, parla D’Onofrio
L’ex procuratore capo dell’Aia Rosario D’Onofrio, dagli arresti domiciliari, con una lettera, firmata dall’avvocato Niccolò Vecchioni e datata 25 marzo 2024, denuncia una serie di irregolarità sulla questione rimborsi gonfiati e indagini ad essi relative:
“Formulo la presente su incarico del sig. D’Onofrio Rosario ii quale, per mio tramite, intende contestare le dichiarazioni insinuanti rese alla vostra trasmissione dall’ex arbitro Giampaolo Calvarese in merito alla falsificazione dei biglietti ferroviari oggetto delle richieste di rimborso avanzate all’AIA dallo stesso Calvarese. Il D’Onofrio precisa che la segnalazione relativa al Calvarese gli pervenne dalla segreteria dell’AIA a seguito di un audit interno e che alla suddetta segnalazione erano allegate le note spese, i titoli di viaggio ed i giustificativi prodotti dall’ex arbitro a sostegno delle richieste di rimborso.
Nell’esercizio dei propri poteri istruttori, ii D’Onofrio, dopo aver riscontrato che tutti i titoli di viaggio in questione riportavano ii medesimo numero di biglietto, svolse degli accertamenti presso Trenitalia dai quali emerse l’inesistenza dei predetti codici identificativi. Il D’Onofrio ricorda che convoco telefonicamente ii Calvarese per concordare la data di una sua audizione e che poco dopo questa telefonata ebbe notizia della dimissione dello stesso dall’AIA. Nonostante le dimissioni, ii D’Onofrio, come da regolamento, apra un procedimento disciplinare nei confronti dello stesso Calvarese, che venne formalmente convocato per essere audito a mezzo raccomandata A/R. Tale raccomandata, tuttavia, venne restituita al mittente per compiuta giacenza”.
“Il D’Onofrio, infine – conclude la lettera -, riconosce nei biglietti mostrati nella vostra trasmissione gli stessi che ricevette dalla segreteria dell’AIA e sottolinea che tutti i documenti prodotti dall’ex arbitro Calvarese in allegato alle richieste di rimborso sono conservati nell’archivio cartaceo della segreteria dell’AIA e risultano agevolmente reperibili consultando ii sistema informatico GERICO. Precise, da ultimo, che il mio assistito si riserva ogni altra opportuna iniziativa a tutela delle proprie ragioni e della propria immagine”.