La redazione di Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Amauri, ex attaccante tra le altre di Juventus, Fiorentina e Palermo
Boccata d’ossigeno per la Juventus dopo il successo contro la Lazio, che avvicina i bianconeri alla finale di Coppa Italia.
La squadra allenata da Massimiliano Allegri è attesa però al riscatto anche in campionato, dove nelle ultime nove partite ha collezionato appena 7 punti. Un ruolino di marcia da retrocessione e che ha messo in pericolo il piazzamento alla prossima Champions League che fino a qualche settimana fa sembrava in cassaforte per la ‘Vecchia Signora’. All’Allianz Stadium arriva l’ostacolo Fiorentina, ringalluzzita dalla vittoria con l’Atalanta in coppa e che a fine stagione quasi certamente si separerà da Vincenzo Italiano in panchina. Dalla parte opposta, anche il futuro di Allegri è sempre più nebuloso e i rumors si moltiplicano in merito a una separazione dai bianconeri.
Per proiettarci sul posticipo di questa sera, la redazione di Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva il doppio ex Amauri Carvalho de Oliveira: “È sempre una partita molto sentita, quasi come un derby. Difficile quindi da pronosticare, specialmente in questa fase particolare della stagione dove entrambe stanno attraversando un periodo delicato – esordisce Amauri che ha vestito per quattro stagioni la maglia della Juventus, prima del passaggio nel 2012 alla Fiorentina – C’è sempre stata grande rivalità tra queste due squadre, mi aspetto una bella partita e con la voglia di entrambe di portare a casa i tre punti per i rispettivi obiettivi in classifica. A Firenze ho passato dei bei momenti: non me ne voglia la Fiorentina, però questa sera farò il tifo per la Juventus e spero che possa vincere“.
La Juve è in crisi di risultati in campionato dopo un’ottima prima parte di stagione: “È un momento particolare, di grande difficoltà. Però, se l’anno scorso non ci fosse stato Allegri, magari adesso la situazione sarebbe ancora più critica – spiega l’ex attaccante italo-brasiliano – Siamo arrivati ormai nell’ultima parte della stagione e la Juve deve cercare di qualificarsi in Champions League e cercare di vincere la Coppa Italia. Allegri e la squadra devono fare il massimo, così da permettere alla società di programmare nel miglior modo possibile il futuro e costruire una squadra competitiva come negli anni scorsi quando la Juventus dominava in Italia“.
Tiene inevitabilmente banco alla Continassa la situazione in panchina di Massimiliano Allegri, mentre il Dt Giuntoli ha iniziato a panificare le mosse per il prossimo mercato estivo per rinforzare adeguatamente la rosa bianconera.
Il pensiero di Amauri ai microfoni di Calciomercato.it: “Quando parliamo di Juve è ovvio che pensiamo sempre a una squadra di altissimo livello e con grandi campioni in rosa. Questa è un’altra generazione di giocatori, però la Juventus attuale ha comunque tanta qualità e ne ho avuto la conferma la scorsa estate quando ebbi la fortuna di vederli in allenamento durante la tournée negli Stati Uniti. Quest’anno evidentemente la squadra non ha reso secondo quelle che sono le sue potenzialità: con l’arrivo di qualche campione, insieme ai giovani promettenti che ci sono già in rosa, secondo me la Juventus può fare delle cose veramente importanti nella prossima stagione. Con Allegri sinceramente non so come finirà, è una decisione difficile da prendere e non sappiamo quali siano realmente le intenzioni del club e della dirigenza. È un punto di domanda che scopriremo soltanto al termine del campionato”.
Thiago Motta è il nome più gettonato in caso di separazione con Allegri, anche se all’orizzonte rimane sempre l’ombra di Antonio Conte: “Difficile dire chi sarà il prescelto se dovesse esserci un cambio in panchina. Conte sicuramente ha fatto la storia della Juve, prima da calciatore e poi da allenatore. È un vincente e alla Juve tutti conoscono molto bene il suo potenziale – sottolinea Amauri – Thiago Motta invece è un tecnico emergente, ma già pronto secondo me per palcoscenici importanti. Ha tutte le qualità per imporsi e diventare un grandissimo allenatore. Stiamo parlando di due ottimi tecnici, che hanno entrambi le caratteristiche per allenare la Juve, anche se per il momento è complicato decifrare quale sia il profilo più adatto per i bianconeri considerando, inoltre, che non è stata ancora presa una decisione finale sul futuro di Allegri”.
Amauri, 27 reti complessive con la ‘Vecchia Signora’ in 100 presenze dal 2008 al 2012, blinda Vlahovic e Chiesa sotto la Mole: “Sono due giocatori fondamentali, fosse per me li terrei tutti e due. Non ho nessun dubbio. Parliamo di due giocatori di grande qualità, probabilmente i migliori che ha attualmente a disposizione la Juventus e che se messi nelle giuste condizioni in campo possono davvero fare la differenza”.
A proposito di grandi attaccanti non è passato sottotraccia il paragone tra Amauri e Joshua Zirkzee, punta di diamante del Bologna e nel mirino delle big sul mercato tra cui spicca anche la Juventus: “In molti mi hanno scritto e parlato della somiglianza con Zirkzee, mi fa molto piacere questo perché stiamo parlando di un grandissimo giocatore – ammette il 43enne ex centravanti – È vero: mi rivedo in lui, abbiamo quasi le stesse movenze, soprattutto se facciamo il paragone con l’Amauri giovane e della prima parte della carriera. Se devo scegliere una squadra, allora mi piacerebbe vederlo con la maglia bianconera: sarebbe bello se venisse alla Juve. L’importante però alla fine è che rimanga in Italia, così possiamo godercelo ancora per tanti anni nel campionato di Serie A”.
Amauri in bianconero ha duettato con un fuoriclasse del calibro di Alex Del Piero, con la prestigiosa maglia numero dieci che dalla prossima stagione potrebbe finire sulle spalle di Yildiz: “È davvero forte, nonostante la giovane età. Ha già fatto vedere cose incredibili. Diciamo che la stoffa del campione, del fuoriclasse, c’è tutta. Mi piace tantissimo e può davvero fare una carriera importante e a grandissimi livelli. Vedremo se sarà il momento giusto per vederlo con la numero 10 della Juve, deciderà la società. Io ho avuto il piacere e il privilegio di condividere dei momenti speciali con il capitano, Alessandro Del Piero, che è stato il ‘dieci’ per eccellenza della Juventus. Giustamente ogni juventino vorrebbe vederlo di nuovo in bianconero come dirigente: sarebbe il sogno di tutti i tifosi perché Alex è una bandiera e una leggenda della Juve. Vederlo tornare sarebbe davvero molto bello e interessante”.
Amauri di recente è tornato a Palermo per un’iniziativa legata alle ‘legends’ rosanero e ieri ha assistito dalla tribuna alla sfida del campionato di Serie B (terminata 2-2) contro la Sampdoria di Pirlo.
Un legame sempre particolare quello che lega l’ex attaccante al club siciliano, piazza dove è esploso affermandosi a grandi livelli prima del salto alla Juventus: “Sono felice di essere tornato a Palermo, sono arrivato nei giorni scorsi e sto passando davvero dei bei momenti con i mie ex compagni. Il periodo non è certamente dei migliori per i risultati, ieri contro la Sampdoria speravo di portare maggior fortuna, però è stata bellissima l’accoglienza che mi hanno riservato. Speriamo veramente di rivedere il Palermo al più presto competere in Serie A. È una piazza importantissima, tra le più passionali in Italia per il calore che trasmettono alla squadra. A Palermo mi sono trovato benissimo, faccio sempre il tifo anche da lontano per i rosanero e ogni volta che torno mi accolgono con grande affetto“.
Amauri, che attualmente vive negli Stati Uniti, fuori dal campo ha un debole per la cucina palermitana e siciliana in generale: “Sappiamo che Palermo è famosa per il mare e il pesce. Il cibo è tra i migliori in assoluto e i prodotti siciliani possiamo trovarli in qualunque parte del mondo. A essere sincero, non posso rinunciare al pane câ meusa (con la milza, ndr) tutte le volte che torno a Palermo – dice sorridendo – È il mio preferito e devo mangiarlo per forza: e in questi giorni, approfittando della mia permanenza in Sicilia, sarà l’occasione giusta per farlo”.
Infine, nella sua intervista esclusiva a Calciomercato.it, Amauri parla del suo futuro che non sarà più nel mondo del calcio dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 2017: “Non mi vedrete più in nessuna veste, per me è una pagina chiusa. Mi godo i momenti con i miei ex compagni e con le mie ex squadre, quando ho la possibilità di tornarci mi fa sempre piacere. Però il calcio per me è chiuso al 100%”.
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