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Stasera l’andata dei quarti: si sfidano le grandi favorite, Real Madrid e Manchester City. A Londra, invece, l’Arsenal di Arteta affronterà il Bayern di Tuchel
Sarà una grande notte Champions. Una parata di stelle, tra Arsenal-Bayern Monaco e, soprattutto, Real Madrid-Manchester City. Al ‘Bernabeu’ si sfideranno le favorite della competizione, una vera e propria finale anticipata anche se il confronto sarà sui 180′, al netto di possibili supplementari e rigori.
All’Emirates, invece, in campo i padroni di casa guidati da Arteta, in lotta per la Premier, e l’undici di Tuchel a cui è rimasta solo la coppa dalle grandi orecchie per salvare la stagione. Il tecnico tedesco potrebbe essere silurato prima di giugno, quando ci sarà in ogni caso il divorzio come comunicato diverse settimane fa dai bavaresi, qualora non riuscisse a staccare il pass per le semifinali.
La Champions rappresenta pure una sorta di vetrina di calciomercato. Lavoro per gli scout, compresi quelli delle big nostrane: dall’Inter alla Juventus passando per il Milan. Quelli bianconeri potrebbero con particolare attenzione il Bayern, in particolare Goretzka. Secondo fonti tedesche, a fine stagione la mezz’ala di Bochum potrebbe dire addio alla Baviera. È nei radar juventini, con Giuntoli che potrebbe muoversi in maniera concreta qualora i teutonici dovessero aprire a un’operazione a condizioni economiche molto vantaggiose.
In casa Bayern c’è poi Kim, pagato 50 milioni in estate e che stuzzica non poco l’Inter. L’ex Napoli dovrebbe partire di nuovo dalla panchina. E il Milan? In Spagna parlano di nuovo interesse per Ceballos, ai margini del Real di Ancelotti. Pure stasera, non a caso, il centrocampista spagnolo partirà tra le riserve. Valutazione sugli 8-10 milioni.
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Sfatiamo il falso mito di Kim Min-Jae che è andato in Bundesliga per fare la panchina al Bayern Monaco. Non è assolutamente vero che il sudcoreano non stia giocando o che Tuchel non l’abbia in considerazione. Sin dall’inizio dell’anno è stato titolare indiscusso, assieme ad Upamecano. Poi a causa degli impegni in Coppa d’Asia, ha lasciato il posto e una volta rientrato è ritornato a giocare dal primo minuto, accusando evidentemente il momento non brillante della squadra e anche uno stato di forma non eccezionale.
L’ex centrale del Napoli è stato panchinato di recente per tre gare consecutive, salvo riconquistare il posto da titolare nella sconfitta per 3-2 contro l’Heidenheim. Di certo Kim non è soddisfatto del suo anno in Baviera e dell’andamento collettivo. Tuchel di recente ha spiegato alcune scelte tattiche, affermando che la coppia De Ligt-Dier stesse funzionando meglio di quella precedente formata da Upamecano e Kim. In realtà, il Bayern ha perso ormai la scia e si gioca l’intera stagione in Champions League. Tra qualche mese Tuchel saluterà e il centrale coreano farà tutte le valutazioni in merito al proprio futuro.
Classe 1996, Dani Ceballos esplode ancora minorenne nel Real Betis. Nasce come ala sinistra, ma con il passare delle stagioni si accentra: diventa trequartista, fino ad arretrare la sua posizione da centrocampista centrale.
Ha vinto di tutto grazie alle esperienze trascorse al Real Madrid e all’Arsenal. Ritornato alla base dopo due anni di prestito a Londra, Dani ha avuto qualche problema fisico di troppo che gli ha impedito di giocare. Nella passata stagione, invece, è stato protagonista assoluto della rosa di Ancelotti, ma quest’anno è stato oscurato nuovamente dall’ampia concorrenza a centrocampo. Solo 505 minuti in 21 presenze, la gran parte tutte da subentrato.
Tecnicamente valido, bravo nel controllo orientato e dotato di ottima visione di gioco. Veloce, agile nello stretto e abile nel saltare la pressione avversario con una giocata. In passato è stato paragonato anche a Iniesta. Forse un paragone eccessivo per quanto si è visto negli ultimi anni, ma ha ancora molto da dare in campionati competitivi.
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