Si avvicina il derby tra Inter e Milan che potrebbe consegnare ai nerazzurri la vittoria aritmetica dello scudetto
L’Inter è sempre più vicina alla conquista aritmetica del suo ventesimo scudetto e – quindi – della seconda stella: una certezza che potrebbe arriva in occasione della stracittadina.
È in programma il prossimo 22 aprile il derby di ritorno tra Milan e Inter, una partita che potrebbe consentire ai nerazzurri di Simone Inzaghi di conquistare il ventesimo scudetto della storia del club. Un traguardo ormai certo, per il quale manca solo la certezza aritmetica che potrebbe maturare proprio in occasione della stracittadina dopo il sonoro 5-1 del match d’andata. Una prospettiva che – inevitabilmente – ingolosisce i tifosi dell’Inter e tanti ex tesserati.
Tra questi c’è Marco Materazzi, difensore nerazzurro dal 2001 al 2011 e tra i protagonisti del Triplete. Nel corso di una intervista esclusiva ai microfoni di SportMediaset, Matrix ha parlato proprio della possibilità di vincere lo scudetto nel derby con il Milan, o magari battendo il record di punti stabilito dalla Juventus di Conte: “Il record di punti non mi interessa – ha affermato Materazzi – preferisco vincerlo nel derby”. Questo perché “i record sono fatti per essere battuti” e invece “vincere uno scudetto nel derby rimarrebbe nella storia”.
Milan-Inter, Materazzi suona la carica per lo scudetto nerazzurro
Su un eventuale confronto tra questa Inter e quella del Triplete targato José Mourinho, Materazzi non ha dubbi: “Sono paragonabili come gruppo”. Già, perché “ci si diverte insieme e si ha voglia di stare insieme”.
Inoltre, secondo Materazzi “giocano meglio quelli di adesso anche se una partita contro di noi sarebbe scomoda anche per loro”. Questo perché in quella Inter c’erano giocatori del calibro di “Maicon, Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Eto’o, Milito, Thiago Motta, Lucio, Samuel, Cordoba o Julio Cesar e fa un po’ impressione” anche se “quelli di adesso giocano veramente bene”.
Inevitabile un passaggio sull’eliminazione dalla Champions League: “È stata una delusione, ma va vista come la finale persa l’anno scorso, che ha dato la convinzione di essere forti”. Rispetto allo scorso anno si è incontrato l’avversario più scomodo, una squadra tecnica che lotta su ogni pallone e non si dà mai per vinta, e siamo usciti ai rigori”.
Infine, in vista della prossima stagione, Materazzi non rinforzerebbe più di tanto la squadra: “C’è un gruppo di lavoro in società che secondo me non ha nessuno, non solo in Italia, ma neanche all’estero”.