Weah cerca spazio in campo e fuori, consapevole di dover crescere ancora: le ultime sul suo futuro in casa Juventus
La prima stagione con la maglia della Juventus di Timothy Weah, unico acquisto della sessione estiva di mercato, è stato contraddistinto dalle difficoltà. Un percorso fisiologico per un ragazzo arrivato in un campionato nuovo, con un allenatore con caratteristiche differente rispetto a quelli avuti in carriera e inserendosi in un club che si porta addosso enormi pressioni. Il futuro, però, è ancora tutto da scrivere.
Secondo quanto raccolto dalla redazione di Calciomercato.it, non c’è ancora stato un incontro tra l’entourage dell’americano e la dirigenza bianconera per definire quale strada verrà presa in estate. La testa, di Weah e della Juventus, in questo momento è concentrata totalmente sul raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League, un passaggio fondamentale per sedersi al tavolo e ragionare riguardo al futuro. Quello che è emerso da questa prima stagione a Torino, però, è abbastanza chiaro: il figlio d’arte deve crescere ancora, ma ha assolutamente bisogno di spazio e in estate potrebbe esserci una svolta chiamata Thiago Motta.
Come vi raccontiamo da settimane ormai, la posizione di Massimiliano Allegri a Torino è totalmente compromessa e in estate arriverà la separazione dalla Vecchia Signora: il favorito per ereditare la sua panchina è l’allenatore più gradito da Cristiano Giuntoli, uscito ulteriormente rafforzato dalle ultime dichiarazioni di John Elkann, e cioè Thiago Motta.
Se per tanti giocatori il tecnico italo-brasiliano rappresenterebbe una novità, per Timothy Weah lo sarebbe molto di meno. L’americano, infatti, è stato già allenato da Thiago Motta e da tutto il suo staff quando militava nell’Under 19 del Paris Saint-Germain ed i rapporti sono molto positivi. Weah è il primo ad essere consapevole di dover crescere ancora per dimostrare di essere all’altezza di un club come la Juventus, ma è altrettanto vero che quest’anno gli è mancato l’elemento più importante per esprimere tutto il suo potenziale: lo spazio.
Non è un caso che quando gioca con la nazionale americana, dove occupa la posizione di destra nel tridente offensivo, riesce ad essere maggiormente impattante e la sua velocità diventa letale per le difese avversarie. Cristiano Giuntoli è il primo a sapere che bocciare dopo un solo anno un giocatore è sempre un rischio, così come il cambio di allenatore potrebbe rappresentare un punto di svolta per Weah. Con Thiago Motta, infatti, potrebbe tornare ad occupare una posizione più avanzata, con meno compiti strettamente difensivi e maggiori spazi per attaccare. Una situazione che potrebbe portare ad una miglior valorizzazione del giocatore, che avrà un anno di Serie A in più nel proprio bagaglio di esperienze e la possibilità di dimostrare il proprio talento. La valorizzazione della rosa passa anche da casi come quello di Weah.
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