Igor Tudor interviene in conferenza stampa dopo la vittoria con la Salernitana in una serata dominata dai fischi dell’Olimpico e dall’annuncio dell’addio di Luis Alberto
Serata stranissima per la Lazio, che vince 4-1 con la Salernitana ma nei fischi continui dal riscaldamento fino a fine partita, gol ed ‘esultanze’ compresi. Un clima surreale, una partita che si è chiusa con l’annuncio di Luis Alberto come un fulmine a ciel sereno sul suo addio ai biancocelesti.
Nel postpartita le parole di Igor Tudor in conferenza stampa su tutti questi argomenti bollenti: “Alla squadra ho fatto i complimenti per una grande gara, è la cosa più importante. Come gol fatti e prestazioni, potevamo fare altri 3-4 gol, è la cosa più importante, la voglia di non prendere gol, mi piace più dei gol fatti. Mi è piaciuto che sono entrati dentro, anche sul 4-1, è la mentalità”. Poi sulle parole di Luis Alberto: “Non commento. Contestazione dei tifosi? Mi dispiace sempre, contestano ed è legittimo farlo, sono liberi. Tocca a noi con le prestazioni portarli dalla nostra parte, loro amano questo club e noi faremo di tutto per normalizzare la situazione”.
Poi su Guendouzi infortunato, su cui si è parlato anche per un possibilme nervosismo: “Sono stati fuori per infortunio lui al polpaccio, anche Romagnoli, Immobile al ginoccio, Pellegrini alla caviglia, poi Provedel che sta tornando. Sono stati fuori per infortunio loro più Zaccagni”. Quindi, sostanzialmente, non smentisce e glissa”. L’argomento non può che tornare su Luis Alberto: “Continuerà a giocare con la Lazio? Ho già risposto. Non commento una dichiarazione di un giocatore dopo la gara, poi girarla come vuoi e io non rispondo a niente“.
Poi ancora sul derby: “Se penso ancora che è una partita come le altre? Io non ho detto questo. Ho detto che da una parte lo è, dall’altra no: lei ha detto una bugia. È una domanda speculativa, vuole tagliare una risposta per un titolo che io non do. È una cosa non bella che ha detto, ma l’accettiamo”.
La Lazio è ancora in corsa per l’Europa League: “C’è sempre un obiettivo, si gioca per il risultato. Dobbiamo fare il nostro meglio, c’è da pensare alla prossima gara, step by step. Se pensi solo al risultato non ti porta a niente. Poi vediamo che succede. Abbiamo fatto tre partite di campionato, due vinte, oggi una grande gara in cui potevamo fare 7-8 gol. Poi stiamo qui a parlare di altre cose. Ci sono altre cose e vanno commentate, ma oggi è stata una grande prestazione con una bella Lazio, io questo voglio dire. Poi capisco che bisogna dare sempre qualche bomba, io mi fermo sulla bella prestazione, è un postpartita. Per me conta il campo, questa è la strada, non ci sono calcoli, è tutto fumo il resto. Per qualcuno non lo è, per me sì”. Insomma, il tecnico della Lazio è un muro.
E ancora su Felipe Anderson: “Se chiederò alla società uno sforzo per trattenerlo? Sono cose che non si commentano pubblicamente, sono cose che si fanno nel club. Felipe è un giocatore super adatto al mio calcio, chiaramente non dico al presidente di mandarlo via, è ovvio. Poi le cose non si spiegano come si fanno”. Infine su Cataldi e la possibilità che le parole di Luis Alberto minino la serenità del gruppo: “Non credo, non si rovina niente. Per Danilo mi dispiace, gliel’ho detto in faccia, ma ci sono a volte dinamiche nella squadra, ha fatto una bella gara poi per due non ha giocato e oggi è entrato. È un ragazzo a posto, che si applica sempre, ha dei valori”.
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