Lungo intervento a Dazn dell’Amministratore Delegato del Milan, Giorgio Furlani, tra presente e futuro: ecco tutte le sue dichiarazioni
Giorgio Furlani a 360 gradi. L’Amministratore Delegato del Milan fa il punto della situazione in casa rossonera. Il Diavolo è atteso da un’importante partita contro la Roma, che potrebbe cambiare il futuro di Stefano Pioli.
Si parte parlando del momento della squadra dopo il ko contro i giallorossi e il pareggio con il Sassuolo: “E’ una settimana chiave sia da tifoso che da dirigente. L’affrontiamo con ottimismo”.
Bilancio stagionale – “Vediamo questo mesetto. Stiamo facendo bene se guardiamo all’anno scorso, essendo a +12. E’ un peccato essere usciti dalla Champions. Noi partiamo per vincere, quando non lo fai è una stagione in cui avresti voluto vincere. Obiettivi? L’obiettivo era dare una squadra competitiva per raggiungere i massimi traguardi. Il Milan parte sempre per vincere le competizioni”
Rimpianto Champions – “La prima partita è stata sfortunata contro il Newcastle, poi abbiamo avuto problemi con gli infortuni. E’ un rimpianto, ma ci rifaremo il prossimo anno”.
Sfida alla Roma – “Possiamo giocare meglio, spero che tutti i nostri campioni dimostrino di che pasta siano fatti”.
Leao – “E’ un giocatore straordinario, quando vuole è infermabile. E’ sorridente, è un bravissimo ragazzo”.
Derby – “Evito di sognare il derby, la sfida contro l’Inter è sempre importante e giocheremo a mille. Sappiamo come andrà a finire questa Serie A e quindi in realtà non è così importante…”
Inchiesta – “C’è questa idea che RedBird non sia proprietario del Milan ed è un’idea sbagliata. I fatti sono semplici, le autorità hanno il diritto di fare tutte le indagini che vogliono. Noi siamo totalmente collaborativi”.
Secondo anno in utile – “Siamo attorno ai 400 milioni di fatturato. E’ complicato capire quanto possa ancora cresce, dipende dai nostri partners e da quanto andiamo avanti nelle competizioni Uefa e chiaramente dalla parte stadio e dai media. Oggi abbiamo San Siro, domani chi lo sa… lo stadio è un motore per creare risorse”.
Inevitabilmente si fa il punto sul calciomercato. La preoccupazione dei tifosi è quella di veder partire un altro grande giocatore, dopo l’addio di Sandro Tonali.
Attenzioni puntate su Leao, Maignan ed Hernandez: “Non abbiamo bisogno di fare cessioni per rientrare delle perdite – afferma Furlani -. Siamo una società in attivo e possiamo investire. Non c’è questa necessità. Rafa, Mike e Theo sono contenti di rimanere al Milan e hanno contratti lunghi con noi”.
Mercato, tra giovani ed esperti da rilanciare – “La filosofia è quella di migliorare la squadra. Quest’anno sarà un lavoro più leggero rispetto allo scorso anno. Acquisti più mirati visto che le basi ci sono. Non è giusto dire che puntiamo solo sui giovani. Ci sono dati e lo scouting che sono fondamentali, guardiamo la personalità e la storia medica, oltre che il tema finanziario”.
Si guarda all’attacco e al possibile colpo Zirkzee – “Non c’è alcuna discussione e se ci fosse non lo direi – prosegue l’Ad rossonero -. Giroud? E’ stato un grande campione facendo la storia del Milan, vediamo cosa deciderà di fare lui. Se andasse via, qualcosa faremo. Non siamo stati timidi l’estate scorsa e non lo saremo nemmeno la prossima”.
Furlani poi fa chiarezza sulla posizione di Ibrahimovic – “Le decisioni finali sono di RedBird e di Cardinale, che sono i padroni. Zlatan sta facendo vedere che è un grande campione anche fuori dal campo. La parte sportiva fa riferimento a me, Zlatan e Moncada, ognuno con competenze diverse. Poi ci sono aree diverse: sullo stadio Scaroni è molto coinvolto con me. Ibra è molto influente sulla parte sportiva, ma non solo”.
Poi immancabile una battuta sul futuro di Stefano Pioli, che continua ad essere messo in discussione: “E’ da inizio stagione che si critica Pioli – prosegue Furliani -. Siamo ancora qui, siamo felici di essere con lui. Quest’anno ha fatto bene e adesso siamo focalizzati sul finale di stagione. E’ una persona squisita con cui si lavora benissimo e posso dire di essere fortunato di averlo con noi. E’ ingiusto e non ha senso giudicare un allenatore o un giocatore su una partita, quindi si guarda la stagione intera. Non è una partita che decide. Vediamo come andrà a finire la stagione, ma siamo fiduciosi”.
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