La Juventus fa fatica a segnare con i propri attaccanti e i dubbi sul futuro dei giocatori offensivi della rosa restano tanti: ecco i possibili scenari
Il deludente 0-0 con il Torino nel derby andato in scena nella giornata di ieri, è la prova effettiva che la Juventus fa fatica a segnare, specialmente con i propri attaccanti. Il palo colpito da Vlahovic è stato l’emblema del brutto periodo che stanno attraversando i giocatori offensivi della rosa bianconera e, paradossalmente, il serbo è l’unico che sta mantenendo un ritmo più che sufficiente in stagione.
E’ vero che l’ex Fiorentina non ha segnato neanche un gol nelle ultime 6 partite giocate in campionato, ma è altrettanto vero che c’è il suo zampino nel 2-0 rifilato alla Lazio dello scorso 2 aprile nella sfida d’andata delle semifinali di Coppa Italia. Sono 16 le marcature in questa stagione per il classe 2000, una ogni 129 minuti.
Non un brutto score, che va però a scontrarsi con il rendimento sei suoi compagni di squadra e su quello generale della formazione allenata da Massimiliano Allegri. Dopo 31 giornate, infatti, la Juventus ha realizzato 45 gol, mai aveva fatto così male dal 1999 e la colpa è anche dei suoi giocatori offensivi, spesso castrati da un gioco per nulla entusiasmante del proprio allenatore.
Se andiamo ad analizzare questo 2024, i numeri fanno impressione. Tra Chiesa, Yildiz, Milik e Kean sono stati segnati solamente 3 gol. Due sono stati segnati dall’ex Viola, mentre un altro dal centravanti polacco. Completamente a secco, invece, l’ex PSG e a caccia del gol anche il giovane talento nato in Germania.
Una serie di dati scoraggianti, che aprono anche a diversi scenari in vista dell’estate. Se Vlahovic sembra l’unico certo di restare al momento, non si può dire lo stesso per i compagni di reparto. Per Federico Chiesa molto dipenderà anche dal prossimo allenatore. Come vi abbiamo raccontato sulle pagine di Calciomercato.it, l’esterno italiano sembra intenzionato a voler rinnovare, ma ad oggi non c’è certezza.
Chiesa piace molto in Premier, in particolare al Newcastle, e al Bayern Monaco: tutti club che già in passato avevano sondato l’entourage del calciatore, intenzionato ad ottenere un ingaggio più alto di quello percepito adesso (5 milioni di euro a stagione). Un’eventuale permanenza sarà dettata soprattutto dal prossimo tecnico bianconero, che nel caso di Thiago Motta potrebbe valorizzarlo, al contrario di quanto fatto da Allegri in queste ultime stagioni.
A meno di offerte folli, dovrebbe rimanere a Torino anche Kenan Yildiz. Talento cristallino alla ricerca di continuità in bianconero. Solo una proposta ben superiore ai 30 milioni di euro rischia di far vacillare la dirigenza della Juventus, che starebbe valutando altri profili come sacrificati sul mercato, su tutti Matias Soulé in ritorno dal prestito.
Più difficile, invece, la permanenza di Milik e Kean. Il polacco ha un contratto fino al 2026 e non ha pienamente convinto in questa stagione, anche per la tenuta fisica. Il collega di reparto ha invece ha un accordo in scadenza tra un anno e sembra l’indiziato numero uno per lasciare il club. La sensazione è che almeno uno dei due possa salutare la Juve a fine anno, anche se molto dipenderà dalle volontà del prossimo allenatore che si siederà sulla panchina bianconera.
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