Antonio Conte resta il tecnico più prestigioso sul mercato e il Napoli continua a sognarlo, con Juve e Milan ipotesi più lontane
Le panchine delle big di Serie A allo ‘start’ della stagione 2024/25 rischiano di essere praticamente stravolte rispetto alla partenza del campionato in corso che si chiuderà a breve. Delle prime otto squadre della classifica, appena due potrebbero essere gli allenatori ‘sopravvissuti’ in riferimento a un anno prima, ovvero Simone Inzaghi e Gian Piero Gasperini. Anche se sul tecnico dell’Atalanta non ci sono certezze. Due sono già cambiati di recente e sono sicuri del posto, Daniele De Rossi e Igor Tudor con il primo che ieri ha strappato l’accordo e il rinnovo con la Roma (oggi l’annuncio).
Poi c’è il Napoli che da Garcia ne ha già cambiati altri due, con un terzo che comincerà al posto di Calzona. Il Milan che potrebbe voltare pagina e chiudere l’esperienza con Pioli e idem la Juventus con Massimiliano Allegri, sostituito verosimilmente da Thiago Motta dopo la splendida cavalcata col Bologna. In queste panchina è pronto a trovare spazio Antonio Conte, tra il sogno del ritorno alla Juventus che però sembra destinato a rimanere tale visto l’orientamento della dirigenza a ripartire con l’italo-brasiliano. Ma anche l’opzione Milan che per tanti sarebbe ideale per il salentino vista l’importanza della piazza, anche se la filosofia rossonera è assai diversa da quella dell’ex ct. E poi, ovviamente, la suggestione Napoli con De Laurentiis che da mesi sta provando in tutti i modi a convincerlo e che aspetterà la risposta dell’ex ct ancora un po’. Senza dimenticare le alternative di livello come Vincenzo Italiano, Stefano Pioli e Gian Piero Gasperini. E un altro che si autocandida come Fabio Cannavaro.
Napoli, Cannavaro si candida al posto di Conte: “Per me è solo questione di tempo”
L’ex difensore del Napoli e della Juventus ha parlato a ‘Radio Serie A’ del suo presente e soprattutto futuro: “Che io diventi allenatore del Napoli è solo una questione di tempo, so che se inizierò a fare questo lavoro mi verrà data sicuramente l’opportunità. Per quello che rappresento so di avere delle agevolazioni, perché è normale. Per chi ha fatto una carriera come la mia a volte è più semplice se dimostri quello che vali”.
Cannavaro è convinto e prova a mandare un messaggio: “Napoli è una squadra che tutti vorrebbero allenare gratis, ha una qualità tecnica superiore ad altre squadre. Ho sempre detto che la panchina del Napoli è un obiettivo. Quest’anno era un’idea più dei media che della società, però io vado avanti per la mia strada: non mi ha regalato mai niente nessuno, ho la testa dura e ho sempre sudato quello che ho avuto. Sento ancora il fuoco dentro, quella è la voglia che mi fa stare sereno: aspettiamo. Io alleno dal 2014, quando Marcello Lippi mi portò in Cina con lui: per tanti è vista come un’esperienza non delle migliori, però in Asia in quel periodo c’erano grandissimi allenatori. Ho avuto la fortuna di far bene, vincere e rimanere cinque anni, durante i quali ho potuto allenare giocatori come Paulinho, Pato, Talisca e Witsel. Mi sono reso conto poi che l’esperienza cinese non è vista bene, non ho capito perché: mi dispiace perché dieci anni di panchine contano. Ho pazienza e aspetto: è quello che voglio e che mi piace fare. Incompreso e sottovalutato? Non si può guardare solo l’esperienza di Benevento. Quando sono arrivato c’erano problemi con lo staff medico, problemi con squadra e presidente, oltre che giocatori infortunati: avevo 13 titolari fuori, non posso essere valutato. Sono arrabbiato? Dopo due anni, mi chiedo: “è possibile che su 20 soluzioni 19 siano all’estero?” De Laurentiis lo considererà tra le chance al posto di Conte?