Dopo tre anni da disoccupato e qualche contatto con la Juventus che non ha avuto seguiti, il tecnico marsigliese nutre sempre la stessa ambizione
Il no di Nagelsmann, con il tedesco che ha deciso di rimanere CT della Germania fino al Mondiale del 2026, ha colto impreparato il Bayern Monaco. Che ora dovrà subito prendere in esame altri profili. Il Ds Max Eberl punta a costruire un Bayern più vicino al ‘modello Lipsia’, dove ha lavorato per nove mesi prima di trasferirsi in Baviera. Ecco spiegata la volontà di riportare a casa Nagelsmann, licenziato un anno fa dalla vecchia dirigenza, ecco spiegato l’interesse per il nostro Roberto De Zerbi, per Ralf Rangnick (ora Ct dell’Austria) e Sebastian Hoeness dello Stoccarda. Quest’ultimo è nipote di Uli Hoeness, che all’interno del club vanta ancora una certa influenza.
Alla panchina del Bayern viene accostato anche il nome di Zinedine Zidane. Il ‘Mundo Deportivo’ sostiene che ora sia addirittura in pole, ma stando alle informazioni raccolte da Calciomercato.it, il profilo del francese non è affatto in cima alla lista della dirigenza teutonica. Proprio perché il nuovo corso guidato da Eberl punterà di meno su campioni già affermati e, molto di più, su calciatori rivendibili e – se possibile – di nazionalità tedesca.
Ci sono dunque differenze di vedute con Zidane, il quale pretende invece garanzie su un mercato all’altezza per competere subito con le altre grandi d’Europa. Ad oggi, in sostanza, Bayern e Zidane hanno idee diverse per il futuro. Dopo tre anni da disoccupato e qualche contatto con la Juventus che non ha avuto seguiti, il marsigliese nutre sempre la stessa ambizione: diventare il CT della Francia. Il contratto di Deschamps scade nel 2026, ma se l’Europeo dei ‘Bleus’ andasse male…