Il futuro di Allegri tiene sempre banco alla Juventus, nonostante il match di questa sera a Cagliari: arriva il parere controcorrente sul tecnico bianconero
La Juventus sarà impegnata questa sera nella trasferta di Cagliari, con la possibilità per i bianconeri di blindare il piazzamento in Champions League in vista della prossima stagione.
A tenere banco in casa Juve è però sempre il futuro di Massimiliano Allegri, che ieri in conferenza stampa ha dribblato nuovamente l’argomento rimandando tutto a fine campionato e a obiettivi raggiunti. Le strade con la ‘Vecchia Signora’ potrebbero dividersi a un anno dalla scadenza del contratto, con gran parte dei tifosi sui social che chiede la testa dell’allenatore livornese. Va controcorrente invece Maurizio Cellino, ex presidente di Allegri ai tempi del Cagliari: “Max è un fuoriclasse, ma non dimenticatevi che è del segno del Leone. Cosa significa? Il Leone ha bisogno di avvertire fiducia attorno a sé per esprimere tutto il proprio talento – sottolinea l’attuale patron del Brescia alla ‘Gazzetta dello Sport’ – Max recentemente ha superato i 1000 punti in Serie A: i primi li ha conquistati con me, a Cagliari, e io lo sostenni nonostante le sconfitte iniziali. Giuntoli è dell’Acquario. I due segni possono anche convivere, però il Leone si mangia sempre l’Acquario. Ed è il vero leader. Fossi in John Elkann, partirei da Allegri e poi sistemerei tutto il resto. Max, se riporta la Juve in Champions, è un po’ come avesse vinto lo scudetto che gli ha chiesto il club“.
Cellino e l’assist ad Allegri: “Al posto della Juve rinnoverei il contratto per tre anni”
Cellino si sbilancia e si espone sul futuro di Allegri, consigliando alla Juventus di confermare il tecnico e anzi blindarlo alla Continassa con il rinnovo di contratto.
Il prudente del Brescia spiega: “Allegri ha compiuto una scelta di cuore tornando alla Juventus. Nel 2021 ha fatto arrabbiare pure me quando ha detto ‘no, grazie’ al Real Madrid. Adesso sta guidando un periodo di transizione della società. È uno dei pochi allenatori che pensa prima all’azienda e poi a se stesso. Tornando alla scelta di Giuntoli? Se è intelligente, e ha dimostrato di esserlo, la pensa come me e riparte da Max. Giuntoli è bravo e ha vinto con il Napoli, ma i dirigenti maghi non esistono: serve tempo nel calcio. Fossi al suo posto, rinnoverei il contratto ad Allegri per tre anni, chiedendogli di spalmare parte dello stipendio. Così risparmierei tenendomi un allenatore top e avrei più soldi per comprare i giocatori”.