La stagione del Milan e di Stefano Pioli si è di fatto conclusa ieri all’Olimpico. E’ tempo di pensare al futuro: ora non sono esclusi ribaltoni clamorosi
C’è tanta amarezza dopo il disastro di ieri contro la Roma. Il Milan di Stefano Pioli ha mostrato al mondo tutti i propri limiti: un Diavolo troppo debole, senza idee e senza carattere.
La sfida contro i giallorossi era un’ultima spiaggia per il tecnico di Parma e la sua squadra è letteralmente naufragata e a farne le spese non può che essere il comandante.
C’è ancora un derby da preparare, ma la stagione del Milan si è definitivamente chiusa all’Olimpico. Bisognerà evitare di dare l’ennesima delusione ai tifosi rossoneri, però i conti finali non cambieranno di certo. Dopo l’eliminazione dall’Europa League, che fa seguito a quelle in Coppa Italia e in Champions, il bilancio è ovviamente negativo. Al Milan non può più bastare la qualificazione alla competizione più prestigiosa, serve alzare al cielo nuovi trofei.
Stefano Pioli ieri ha provato a portare acqua al proprio mulino, dicendo che in campionato si farà meglio rispetto allo scorso anno: dalle parti di via Aldo Rossi, però, c’è tanta amarezza e da martedì si inizierà a pensare seriamente al futuro.
Un futuro che non può non ripartire da una nuova guida. Il sogno dei tifosi è Antonio Conte, ma la proprietà non è mai stata convinta di affidarsi a lui. L’ex Tottenham d’altronde è un profilo che poco combacia con le idee americane, ma a Casa Milan c’è chi spinge per averlo in panchina a San Siro. D’altronde serve un comandante forte per motivare giocatori che spesso sono apparsi svogliati.
Thiago Motta poteva essere il profilo giusto, che piaceva alla proprietà, ma la Juve si è mossa con decisione. Ora sullo sfondo, così, restano i profili di Lopetegui e Fonseca, con i quali ci sono stati dei contatti. Attenzione, però, a Roberto De Zerbi (piace al Bayern Monaco), che vuole ripartire lontano da Brighton, o a Farioli. Non possono essere escluse sorprese, come può essere quella di affidare la panchina ad un allenatore tedesco, come Rose, o all’inglese Graham Potter.
Questi possono davvero essere dei giorni caldi per il Milan. In estate non è prevista alcuna rivoluzione, ma diversi calciatori faranno le valigie.
Andranno via, avendo un contratto in scadenza, Olivier Giroud e Simon Kjaer, ma non saranno gli unici. Come scritto su Calciomercato.it, attenzione alla situazione Ismael Bennacer, ieri tra i più deludenti. L’algerino piace in Arabia Saudita, ma anche in Premier League: è tra i più pagati della rosa e il salto di qualità tanto atteso non c’è stato.
Possono salutare anche Pierre Kalulu e Malick Thiaw, per provare a mettere le mani su un difensore di alto livello da affiancare a Fikayo Tomori e Matteo Gabbia.
Attenzione, poi, a Theo Hernandez e Mike Maignan, che hanno voglia di conquistare trofei e hanno accordi in scadenza nel 2026. Servono contratti importanti – con il francese le parti sono più vicine -, ma anche un progetto davvero vincente. Non sono sul mercato, ma se dovessero arrivare offerte sui 100 milioni di euro verrebbero valutate. Difficile, invece, pensare ad un addio di Rafa Leao: è lui il simbolo del Milan e con un nuovo allenatore, magari, potrebbe fare il salto di qualità tanto atteso.
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