Inzaghi non si nasconde più e dedica lo Scudetto ad alcuni calciatori: ecco chi ringrazia nello specifico
Il traguardo è ad un passo. L’Inter ha l’opportunità di vincere lo Scudetto, il ventesimo della storia del club, contro il Milan. Lunedì 22 aprile, al derby di San Siro si può scrivere la storia. I rossoneri, chiaramente proveranno a rovinare la festa ai cugini.
Nel frattempo, è solo questione di giorni per l’Inter. La festa è pronta, serve solo la matematica certezza per poter celebrare la conquista della seconda stella. Prima dei rossoneri. Doppia libidine per i nerazzurri. E lo sa anche Simone Inzaghi, consapevole dell’enorme distacco creatosi con la seconda in classifica – il Milan – e l’ormai certa vittoria del tricolore. Il suo primo campionato vinto da allenatore.
E quindi rimugina Inzaghi, riflette anche sul suo passato e sui calciatori che ha avuto all’Inter. Specialmente coloro che lo hanno aiutato a costruire una corazzata così forte per questa stagione. E ce ne sono almeno quattro di giocatori importanti che la formazione nerazzurra ha avuto negli ultimi anni, da quando l’ex Lazio si è seduto sulla panchina di San Siro, e che successivamente hanno lasciato il club per vivere altre esperienze. Ma questi stessi sono stati cruciali secondo Inzaghi.
Nel corso della conferenza pre-partita alla vigilia di Milan-Inter, Simone Inzaghi ha precisato un aspetto: “Quando arriveremo al traguardo, spero il prima possibile, penserò a tutti i calciatori allenati. Qualcuno l’abbiamo perso, ma hanno tutti contribuito ad arrivare a questo punto”.
Di chi starà parlando il mister? Ebbene, sicuramente terrà in considerazione il capitano Handanovic. Nel corso della scorsa stagione, lo sloveno è stato oscurato da Onana e ha perso il posto. Non è stato facile da digerire, tant’è che i due si sono lanciati qualche frecciatina a distanza. Tuttavia, la leadership di Samir gli ha permesso di non lasciare definitivamente l’Inter al termine della carriera da giocatore. Attualmente è un osservatore per i nerazzurri.
Fondamentale anche D’Ambrosio, legato all’Inter per 9 anni. Il difensore ha lasciato la società solo l’estate scorsa, ma è sempre stato una pedina importante da subentrante e non solo. Una certezza per tutti gli allenatori che si sono susseguiti alla Pinetina.
Come dimenticare Perisic, che al primo anno di Inzaghi ha disputato una stagione pazzesca, con un contratto in scadenza. Professionalità e serietà, tutto molto apprezzato da Inzaghi e tifosi. Purtroppo le parti si sono lasciate male, a causa di un accordo sul rinnovo mai trovato con la dirigenza.
Infine, con Simone Inzaghi all’Inter, Dzeko ha vissuto due stagioni di fuoco, caratterizzate da gol e prestazioni super-convincenti. Il bosniaco, con il ritorno di Lukaku, sembrava destinato ad un ruolo da riserva. E invece è stato importantissimo in campionato e in Champions League, riuscendo a trascinare i nerazzurri fino alla finale contro il Manchester City, disputata da titolare. Ed è chiaro che l’allenatore piacentino abbia pensato anche a tanti altri giocatori che in questi tre anni ha avuto modo di conoscere ed apprendere qualcosa. Il pensiero, una chiusa la pratica Scudetto, andrà anche a loro.
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