Calciomercato.it fa il punto della situazione in casa Milan con il giornalista di DAZN, Tommaso Turci: dal derby al futuro dei rossoneri
Poche ore e sarà derby. Un derby che non arriva nel miglior momento per il Milan e per il suo allenatore. La vigilia è stata accompagnata dai tanti rumors e notizie legate al dopo Pioli. Non sono stati, dunque, giorni facili per il Diavolo.
Per fare il punto della situazione in casa Milan, Calciomercato.it ha contattato in esclusiva, Tommaso Turci, giornalista di DAZN.
Si comincia parlando proprio del derby e di quanto il mister di Parma possa essere distratto dalle tante voci legate al suo futuro: “Pioli è focalizzato sulla partita, è un professionista, ma è chiaro che senta quello che si dice fuori – afferma Turci – In conferenza afferma di pensare a questo finale di stagione e di essere focalizzato sul derby, sono convinto che sia davvero così. L’obiettivo è chiaramente non perdere. Il Milan dovrà tirare fuori orgoglio e cattiveria agonistica. Bisognerà vedere anche quella qualità che è mancata contro la Roma. La voglia di fare una grande partita sarà la cosa principale. Serve una tensione positiva, come la definisce Pioli”.
Il Milan chiaramente dovrà sperare di rivedere un Rafa Leao all’altezza. Un Leao diverso rispetto a quello ammirato contro la Roma: “Deve reagire e fare quello step successivo – prosegue Turci -. Deve cercare di isolarsi e pensare solo al campo, facendo quello che sa fare meglio. Credo che lui stesso si metta troppe pressioni, deve pensare a divertirsi e credere che il sacrificio spesso è un piacere. Serve spirito di abnegazione e voglia di essere incisivo. Ho la sensazione che debba essere quel giocatore che si diverte, senza pensare a rivincite personali. E’ chiaro che abbia fatto fatica contro la Roma, ma parliamo di un giocatore invidiato da tutti, anche a livello internazionale. Quando si accende può decidere una partita contro qualsiasi squadra al mondo”.
Si parla poi del futuro del Milan. Un futuro al quale si inizierà a pensare con maggiore convinzione da martedì, dopo il derby.
Inevitabilmente, i rossoneri dovranno ripartire da una nuova guida: “Credo che il Milan stia lavorando ad un profilo che possa essere in pieno stile con quelli che sono gli obiettivi della società, sempre in quest’ottica di valorizzazione di ragazzi giovani. La sensazione è che il Milan stia cercando un profilo che possa dare continuità agli obiettivi aziendali. Non mi sento certamente di spiegare nulla alla società rossonera, ma penso che un tecnico che va ad allenare il club rossonero debba conoscere alla perfezione il campionato italiano e le dinamiche interne. Al Milan bisogna sempre lottare per portare a casa dei trofei. Il messaggio più importante che potrebbe mandare la società è quello di portarsi a casa Antonio Conte. Sarebbe una dichiarazione, un segnale di quello che vuole fare il Milan, anche a livello europeo, non solo al campionato di Serie A.
La scelta va fatta in maniera ponderata, ma il Diavolo non può sbagliare l’allenatore. Io valuto in maniera positiva il lavoro di Pioli. Ricordiamoci dove era il Milan quando è arrivato e il tipo di crescita che ha fatto fare a tutti i profili. Poi comprendo che il tifoso, come probabilmente la società, abbia capito che il ciclo del tecnico di Parma sia finito, però, bisogna dargli i giusti meriti.
La prossima scelta, quindi, non puoi sbagliarla perché il Milan deve pensare a vincere il prossimo anno se vuoi proseguire un percorso di crescita. Oggi i rossoneri sono secondi in classifica e questo non va dimenticato. Lottare per lo Scudetto sarebbe essenziale per tutti”.
Inevitabilmente si parla anche del nuovo centravanti. Il Milan, infatti, si appresta a salutare Olivier Giroud. Un elemento troppo importante, dentro e fuori dal campo: “E’ stato un giocatore straordinario dal punto di vista tecnico ed emotivo. Ha sempre provato a trasmettere una mentalità vincente, ha sempre dato una svolta alla stagione nei momenti difficili e si è sempre preso tutte le responsabilità. E’ arrivato da campione e se ne andrà avendo scritto una pagina di storia importante. Io sono convinto che giocatori di questa caratura lascino comunque parte del loro carisma in eredità. Ne è un esempio Ibra che fa crescere tutti quanti anche dal punto di vista della leadership. Lo stesso accadrà per quei calciatori che hanno vissuto Giroud nello spogliatoio”.
Per quanto riguarda il dopo, il preferito di Tommaso Turci gioca in Italia e sta portando il Bologna in Champions League:
“Il Milan ha bisogno di un giocatore che diverta il pubblico di San Siro e che si esalti. Il mio profilo ideale è Zirkzee, che conosce bene il campionato. Deve fare uno step dal punto di vista dei gol, ma è un attaccante da stropicciarsi gli occhi. È estremamente efficace perché lega il gioco e manda in porta i compagni. Può essere funzionale per il Milan e lo vedo bene come prospetto per il futuro dei rossoneri. Senza Giroud deve esserci una risposta d’alto livello. Il Milan deve dare un segnale per dire che c’è per vincere, per alzare dei trofei”.
Ma l’acquisto di un nuovo centravanti potrebbe non bastare per colmare il gap con l’Inter: “Serve esperienza, ci vogliono giocatori con maggiore certezza. L’Inter ha preso uno dei migliori centrocampisti della Serie A, Zielinski, e uno dei migliori attaccanti europei, Taremi. Quando prendi giocatori fatti e finiti come Giroud, sai quello che ti portano. Ok avere giocatori di qualità alta, ma servono anche giocatori vincenti per alzare dei trofei. Servono anche delle certezze. Una squadra che ha tanti giocatori che hanno vinto, tendenzialmente sarà più predisposta a vincere. I campioni non si accontentano mai e sanno gestire i momenti più complicati. E’ giusto prendere calciatori di qualità, ma devi acquistare anche che ha la malizia dei vincenti. Il gap con l’Inter sta tutto qui: l’Inter prende Frattesi, ma anche Mkhitaryan. Il margine sarà difficile colmare in un’estate, ma il Milan deve provarci”
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