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PAGELLONE SCUDETTO INTER: ‘Demone’ Inzaghi, Lautaro e Calhanoglu leader

Trionfo dell’Inter, campionato dominato dalla squadra di Simone Inzaghi: le pagelle dei protagonisti della cavalcata scudetto dei nerazzurri

Apoteosi Inter dopo il derby della Madonnina contro il Milan. I nerazzurri stendono ancora cugini (sesto successo consecutivo) nella stracittadina del Meazza e con cinque giornate d’anticipo conquistano il 20° scudetto della loro storia.

Inter: pagellone scudetto
Trionfo Inter – (LaPresse) – Calciomercato.it

Un trionfo che vale la seconda stella per la ‘Beneamata’, guidata sapientemente in panchina da Simone Inzaghi. Capitan Lautaro cannoniere e leader, Calhanoglu dispensa classe in regia, difesa impenetrabile con Pavard sugli scudi: i voti e il pagellone di Calciomercato.it dei protagonisti della cavalcata tricolore dell’Inter.

Sommer 8 – Non fa rimpiangere Onana e non era un’impresa assolutamente facile. Fa valere tutta la sua esperienza e personalità. Una sicurezza tra i pali: clean sheet e dove trovarli. 

Audero 6 – Due partite da titolare in campionato (Lecce ed Empoli) dove mantiene la porta inviolata. Vice Sommer dal futuro in bilico. 

Di Gennaro  SV – Terzo portiere alle spalle di Sommer e Audero: zero minuti in stagione.

Bastoni 8 – Come avere un regista aggiunto davanti Sommer, manna dal cielo per gli allenatori. Muro e allo stesso sciabolatore per i compagni, mette il sigillo nella trasferta di Roma che lancia l’Inter. Guardiola (e non solo) lo corteggiano, però Marotta è pronto a resistere agli assalti. 

Pavard 8,5 – ‘Benji l’interista’ è uno dei beniamini della curva, subito in simbiosi con il popolo nerazzurro fin dal suo sbarco lo scorso luglio a Milano dopo una lunga telenovela. Riduttivo definirlo solo un difensore, 35 milioni ben spesi. Giocatore di caratura internazionale. 

Bisseck 7 – Una delle liete sorprese ad Appiano Gentile. Forse neanche Inzaghi e la dirigenza si aspettavano che il giovane tedesco fosse già pronto a certi livelli. È destinato a ritagliarsi uno spazio sempre più importante nello scacchiere del tecnico piacentino.

De Vrij 7,5 – Si riscatta dopo un’annata deludente, mettendo stavolta in ‘difficoltà’ l’allenatore nel dualismo al centro della difesa con Acerbi. Anzi, specialmente nella prima parte di stagione, si lascia preferire al compagno di reparto. Ritrovato.

Acerbi 7,5 – Inzaghi può sempre contare sul suo pretoriano, anche se non replica le prestazioni del primo anno in nerazzurro. In fase calante tra problemi fisici e qualche distrazione di troppo, anche se alla fine mette il sigillo sul derby che vale lo scudetto.

Dimarco 8 – Piede telecomandato e gol spettacolari: tra Frosinone ed Empoli c’è l’imbarazzo della scelta. Dalla curva a uno scudetto da protagonista in campo: trionfo speciale per il canterano interista.

Darmian 7,5 – Classe operaia al potere, massima resa ovunque lo piazzi. Partenza in sordina, ma presto scala nuovamente le gerarchie per tornare uno dei titolarissimi di Inzaghi. Sarà prezioso anche per il Ct Spalletti in Germania.

Carlos Augusto 7 – Limitante definirlo riserva. Fa respirare Dimarco nella staffetta a sinistra, macina chilometri sulla fascia senza soluzione di continuità. Affidabile anche da braccetto: che sia il suo ‘nuovo’ ruolo?

Calhanoglu 9 – La miglior stagione in carriera, Inzaghi ci ha visto lungo consegnandogli le chiavi del centrocampo. Regista da leccarsi i baffi, ormai nell’élite del calcio mondiale. Va anche in doppia cifra ed è infallibile dal dischetto: impossibile chiedere di più al cecchino turco. Maestro.

Asllani 6,5 – Difficile trovare un posto al sole con un Calhanoglu del genere. Segnali incoraggianti dopo una prima stagione da tirocinante. 

Inter, scudetto e seconda stella: Thuram cancella Lukaku, delusione Cuadrado

Inter: futuro Fabbian
Mkhitaryan e Thuram (LaPresse) – Calciomercato.it

Barella 8,5 – Anima e cuore dell’Inter, alza i giri del motore dopo una avvio di stagione sottotono. Adrenalina pura in campo, ma anche qualità al servizio della squadra. Uno degli alfieri di Inzaghi.

Frattesi 7,5 – Riserva di lusso e dodicesimo uomo del tecnico emiliano. All’ombra di Barella si ritaglia comunque momenti di gloria. Freccia che punge a gara in corso: c’è anche il suo zampino nel trionfo tricolore.

Mkhitaryan 8,5 – Il professore del centrocampo, più invecchia più migliora. La carta d’identità è solo un numero tanto per citare Djokovic, numero uno della racchetta. L’armeno è un esemplare raro, tuttocampista al quale Inzaghi non rinuncia praticamente mai. Anche sotto diffida e a costo di rischiare il derby scudetto… 

Klaassen 5,5 – Corpo estraneo alla Pinetina. Sbarca a Milano sul gong del mercato estivo, senza però riuscire a farsi largo negli ingranaggi della corazzata nerazzurra.

Buchanan 6 – C’era tanta curiosità sul canadese, abbiamo iniziato a scoprirlo più a sinistra che a destra. Inserimento lento nella nuova realtà, scalda i motori per la prossima stagione. 

Dumfries 7 – Parte fortissimo, sfrecciando sulla corsia di competenza dello scacchiere di Inzaghi. Gol e assist, prima di perdere brillantezza ed essere scavalcato da Darmian. Senza rinnovo è il principale candidato per essere sacrificato sull’altare del bilancio.

Cuadrado 5 – La vera delusione in casa Inter, complice anche l’infortunio al tallone d’Achille che lo ha tenuto fuori per oltre quattro mesi. Contestato al suo arrivo dopo i trionfi con la Juve, conquista il sesto scudetto stavolta però senza lasciare traccia.

Sensi 5,5 – Praticamente ceduto a gennaio, si ritaglia appena 28 minuti. È in scadenza, addio malinconico.

Lautaro Martinez 9,5 – Trascinatore della ‘Beneamata’ e non solo a suon di reti. La fascia dà responsabilità e da buon capitano guida i compagni verso la leggenda. C’è il marchio del ‘Toro’ sulla seconda stella, dopo il Mondiale un’altra gioia indelebile per l’argentino. Adesso il rinnovo. Leader.

Thuram 8,5 – Parametro zero di lusso, che affare per Marotta e Ausilio! Stupisce ma non troppo al suo esordio in Serie A, amore a prima vista con Lautaro Martinez e gol pesanti come quelli rifilati al Milan nelle due stracittadine. Dalla ‘Lu-La’ alla ‘Thu-La’ il passo è breve: Lukaku chi?

Arnautovic 6 – Vince un altro scudetto, ma come nell’anno del ‘Triplete’ non lascia il segno. Malgrado il riscatto e un contratto fino al 2025, una conferma all’Inter è tutt’altro che scontata. 

Sanchez 6,5 – Anonimo per larghi tratti della stagione, il ‘Leone’ cileno torna a graffiare nella parte finale del campionato. Si accende solo a intermittenza, saluterà la compagnia (stavolta definitivamente) con uno titolo pesante in bacheca.

Allenatore: Inzaghi 10 – Il vero artefice della cavalcata entusiasmante dei nerazzurri. Risultati, spettacolo e record, la bellezza del gioco dell’Inter fa il giro del mondo. Il ‘Demone’ di Piacenza domina il campionato, conquistando il pubblico di San Siro che lo osanna ormai a ogni partita casalinga della ‘Beneamata’. Scrive una delle pagine più belle della storia interista e la società è pronta a blindarlo per aprire un ciclo vincente. Condottiero stellato.

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