La Juventus avrà bisogno di un colpo importante per cambiare dimensione, soprattutto a centrocampo, nell’anno del ritorno in Champions
La Juventus è senza dubbio in una situazione particolare da sbrogliare, con un futuro ancora del tutto in bilico. La qualificazione alla finale di Coppa Italia ha dato soddisfazione, una sorta di sospiro di sollievo perché i bianconeri possono giocarsi di nuovo un trofeo e hanno modo di continuare a tenere alta la tensione. Fuori da tutto, sarebbe stato un finale decisamente moscio.
Invece il gol di Milik accende le settimane conclusive in casa Juve, che pure sono calde ma non per motivi di campo. Il futuro del mercato, ma soprattutto di Massimiliano Allegri, resta all’ordine del giorno. Il tecnico ormai non parla o non risponde quasi più sulla questione deo suo destino e l’eventuale esonero, o qualche altra sorta di addio. Intanto Cristiano Giuntoli deve comunque pensare al mercato estivo, va già programmato per forza di cose, anche perché i ruoli da coprire sono parecchi. In difesa andrà via Alex Sandro, su Bremer ci sono parecchie sirene inglesi, pure in porta potrebbe succedere qualcosa col rinnovo di Szczesny non scontato. E ancora a centrocampo può andare via McKennie così come Rabiot che è in scadenza, non facile strappargli un altro rinnovo. E in attacco Vlahovic sta facendo bene, piace all’estero, non è detto che non possa essere sacrificato se dovesse arrivare una super offerta. La stessa cosa che può accadere per Federico Chiesa. In ogni caso servirà un po’ di esperienza in più, magari il classico colpo di livello internazionale in grado di far fare un salto di qualità. Tipo Luka Modric.
A rilanciare lo scenario così suggestivo è Alen Boksic, ex attaccante della Juventus e connazionale del centrocampista del Real Madrid. In un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, gli è stato chiesto proprio se consiglierebbe al Pallone d’Oro un’esperienza bianconera o più al contrario: “Modric è baciato da Dio, è il calcio: lo consiglierei a qualsiasi top club, anche alla Juve. Non so se Luka lascerà a scadenza il Real, dove già in questa stagione ha fatto da chioccia a Bellingham e agli altri giovani, ma sono convinto che abbia altri due anni di calcio ad alto livello nelle gambe. Modric da solo non basterebbe per raggiungere l’Inter, che ha stravinto con merito lo scudetto, ma darebbe una bella mano”. Probabilmente, nessuno si permetterebbe di dissentire.
Boksic, che sabato sera sarà all’Olimpico per Lazio-Verona, dice poi anche la sua sulla stagione della Juve: “Ci si aspetta sempre di più: la Coppa Italia è un trofeo, ma non sposta la stagione dei bianconeri. Dalla Juve ti aspetti che almeno lotti per lo scudetto fino alla fine. Invece quest’anno la corsa è finita a febbraio, nello scontro diretto con l’Inter. Da quel momento ho visto troppe partite non da Juve. Vlahovic? È un ottimo attaccante e ha soltanto 24 anni, può diventare un top come Haaland. Ma i paragoni non mi piacciono mai. Però un attaccante dipende sempre dai compagni che ha alle spalle. Ecco, io sono stato fortunato: mi giravo indietro e vedevo Zidane, Jugovic, Deschamps, Conte… E accanto avevo Del Piero o Vieri. Dusan, invece, gioca in una Juve più attendista e con difficoltà a creare gioco. Chiesa mi sembra una seconda punta che svaria come il padre: ha tutto per esplodere. Yildiz ha talento, ma soltanto 18 anni: meglio andarci piano”.
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