Decisione drastica dopo quanto accaduto sul terreno di gioco: rissa in campo ed è stato deciso di non assegnare il titolo
Doveva essere una serata di festa, l’apoteosi dopo una stagione trionfale. Invece, si è trasformata nell’ennesima pagina buia del calcio italiano con la rissa in campo e la decisione di non assegnare il titolo.
Al Centro Sportivo “Nuvolari” di Roncoferraro è andato in scena soltanto in partite il triangolare tra Piccola Atene, Segnate e Sermide che avrebbe dovuto assegnare la Supercoppa tra le formazioni che avevano vinto il campionato di Terza Categoria nella provincia di Mantova. Una serata interrotta a metà: dopo la vittoria ai rigori della Piccola Atene sul Segnate (1-1 il risultato del match prima dei penaty), era in corso la sfida tra il Segnate e il Sermide.
Un incontro durante il quale l’arbitro ha espulso due calciatori: Sisawo per il Segnate e Kamal per il Sermide. Quest’ultimo però non ha preso bene la decisione del direttore di gara e lo ha colpito con un pugno.
Dopo aver subito l’aggressione fisica, l’arbitro ha deciso di interrompere il match in corso e il torneo è stato annullato.
Quindi la decisione di non riprendere la competizione e di non assegnare il titolo. Una scelta condivisa dal Segnate che in un comunicato pubblicato sui propri canali social parla di “una fine stagione che mai avremo voluto vedere e assistere, la.decisione del direttore di Gara è stata assolutamente giusta. Dispiace aver assistito a tutto questo perché doveva essere una festa”.
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