Galeone, maestro e grande amico di Allegri, racconta gli scenari per il futuro del tecnico della Juventus tra i bianconeri, Arabia e Napoli
Massimiliano Allegri resta sempre l’allenatore più discusso di tutti in Italia. La stagione della Juventus, per quanto non particolarmente ricca di obiettivi, sembrava far presagire almeno qualcosa di buono da cui ripartire il prossimo anno. Invece i segnali incoraggianti della prima parte d’annata hanno lasciato spazio ai continui stop, i problemi di gioco e gol, il periodo buio lanciato dal ko nello scontro diretto con l’Inter. E il dibattito si è riaperto, fino a che gli indizi hanno portato tutti verso la decisione da parte della società di voltare definitivamente pagina rispetto ad Allegri, aprendo un nuovo ciclo possibilmente con Thiago Motta.
Un divorzio dal toscano che potrebbe pure non essere sereno e scorrevole, visto che c’è ancora un altro anno di contratto e Max sembra tutt’altro che intenzionato a favorire la sua uscita senza chiedere qualcosa in cambio. In ballo di milioni ce ne sono parecchi. Del suo futuro e del suo stato d’animo è tornato a parlare Giovanni Galeone, maestro e soprattutto grande amico di Allegri: “L’altro giorno ho sentito Max sereno. E lo sarei anche io al suo posto: sta raggiungendo gli obiettivi che gli ha dato il club e ha il contratto per il 2024-25″. Lasciare da vincitore, con la Coppa Italia, potrebbe essere un’opzione sulla carta ma Galeone non è d’accordo: “Perché dovrebbe farlo? Sta rispettando gli obiettivi e ha un contratto fino al 2025. Non lo sento stufo della Juve. Se lo dovessero lasciare a casa, io ci rimarrei male e penso pure lui. E sarebbe un’ingiustizia se vince la Coppa e si qualifica in Champions”.
A ‘La Gazzetta dello Sport’, Galeone continua e traccia lo scenario sul futuro di Allegri in caso di divorzio con la Juve: “Stavolta non lo immagino fermo un anno. In Arabia continuano a corteggiarlo, ma non ci vuole andare e fa bene. Magari De Laurentiis lo richiamerà, come è già successo in passato. Il mio consiglio? Juve o Inghilterra”.
L’ex allenatore del Pescara dà pure i voti ai bianconeri: “Con il ritorno in Champions, sempre più vicino, e la finale di Coppa Italia, annata più che sufficiente: voto 8,5 per la prima parte, 4 per la seconda. I nerazzurri sono nettamente più forti. Ma tra l’Inter e la Juve ci dovrebbero essere 8-10 punti, non 24“. La distanza quindi è netta, ma non nettissima sulla carta: “Servono almeno quattro colpi per avvicinarsi all’Inter. Penso a un difensore come Pavlovic. Un regista al posto di Locatelli, che ha caratteristiche diverse: io prenderei Modric a zero, anche a 38-39 anni farebbe la differenza. Koopmeiners porterebbe gol. E davanti vedrei bene Zirkzee o Scamacca”.
I rossoneri 'avvisano' Giuntoli: così la trattativa assume una direzione ben precisa, cambiandone gli orizzonti…
Alla ricerca del nuovo direttore sportivo e magari chissà, anche dell'allenatore: c'è un profilo che…
Monza da solo in fondo alla classifica e sempre più in crisi di risultati: l'allenatore…
La Juventus vince soffrendo sul campo del Monza e torna al successo pieno in campionato…
Il centravanti della Juventus stecca contro il Monza e si arrabbia con l'arbitro, uscendo molto…
Il tecnico bianconero commenta la vittoria sul campo del Monza che interrompe la serie consecutiva…