Igor Tudor costruisce la nuova Lazio, che probabilmente farà a meno di Ciro Immobile. Anche la conferma di Guendouzi non è scontata
La Lazio continua la rincorsa all’Europa, ora un po’ più vicina, con la Champions che però rimane complicatissima. Ma non ancora sfumata, visto il calendario sulla carta più agevole rispetto alla Roma che dovrà anche scontrarsi con l’Atalanta in un match che deciderà tantissimo. La cura Igor Tudor sembra aver dato gli effetti sperati, i biancocelesti continuano a segnare poco – se si fa eccezione per il poker alla Salernitana già retrocessa – ma hanno restituito un’altra sensazione. Con Juve e Verona sono arrivate due vittorie e delle prestazioni importanti. A Torino e nel derby due sconfitte pesanti, ma nelle ultime settimane il lavoro del tecnico croato sta dando risultati.
Sta costruendo la Lazio che verrà, quella senza più di un senatore. Di sicuro non ci sarà Felipe Anderson, già ufficiale al Palmeiras, mentre resta in bilico Luis Alberto. Lo spagnolo ha annunciato l’addio, ma non è il primo ‘colpo di testa’ del 10, che Lotito non ha intenzione di regalare. L’altra spina di Tudor, come l’abbiamo chiamata già al suo arrivo a Formello (oggi è un mese dall’esordio all’Olimpico della nuova Lazio), è sicuramente Ciro Immobile. Il capitano ha vissuto l’ennesima stagione tormentata, dagli infortuni e da qualche rapporto teso nello spogliatoio (e non solo). Anche nei mesi scorsi si è parlato tanto di un suo addio e dell’offerta araba su cui il numero 17 della Lazio ha riflettuto, rimandando ogni discorso alla fine della stagione. Immobile ha un altro anno di contratto, ma è probabile che queste siano le ultime partite di una carriera leggendaria con la maglia biancoceleste. Immobile non è più centrale nel progetto Lazio, per la società così come in campo per l’allenatore. Tudor ha dimostrato di preferirgli Castellanos, lo hanno detto le sue scelte nelle ultime due partite.
Contro Juventus e Verona, nell’arco di quattro giorni e in un periodo particolarmente intenso, l’allenatore croato ha lasciato fuori Ciro in entrambe le sfide, facendolo entrare solamente negli ultimissimi minuti. “Non c’è niente da gestire, ci sarà bisogno di tutti in questo finale e nelle ultime partite era giusto che giocasse Castellanos”, ha risposto alla domanda di calciomercato.it il tecnico dopo la partita col Verona. “Decidono i calciatori chi gioca”, dice lo stesso Tudor. Ad ora è difficile immaginare un Immobile che accetti di fare la comparsa, per cui il suo futuro è più lontano dalla Lazio che a Formello.
In questi mesi, In cui ha perso anche la Nazionale e gli Europei, stando a quanto risulta a calciomercato.it, Immobile si è proposto più di una volta all’Inter allenata da Simone Inzaghi, con cui ha vissuto le sue stagioni migliori alla Lazio, tra cui quella del record di gol. Marotta dopo Taremi vorrebbe completare il reparto, Immobile può essere il profilo ideale. Del suo futuro ha parlato anche Lotito in questi giorni, rispondendo in maniera secca e telegrafica: “Hanno un contratto (Immobile e Luis Alberto, ndr), non ho aperto una porta e non ho cacciato nessuno. La volontà? Non posso inchiodare nessuno, poi a fine stagione uno vede e valuta. Offerte? Non ci sono, ma perché mi devo fasciare la testa prima di rompermela…“
Un altro pilastro della Lazio di questa stagione pur non essendone un veterano, è stato Matteo Guendouzi, che con Tudor ha qualche progresso non proprio sereno ai tempi del Marsiglia. Pubblicamente l’allenatore ha sempre mostrato totale fiducia nel francese, facendolo anche giocare sempre. La verità, però, è che la tregua è solo apparente e soprattutto temporanea, anche in seguito a un paio di episodi non particolarmente distensivi tra i due in queste settimane a Formello. Smentiti dallo stesso allenatore, anche se in maniera non proprio convincente. Per questo la cessione dell’ex OM e Arsenal non è assolutamente scenario da escludere. In estate l’allenatore croato si metterà a tavolino con la società per capire quali sono i calciatori adatti al suo gioco e quelli dediti alla causa. Non è detto che ci sia anche Guendouzi, che dopo una stagione di alto livello avrà di sicuro un ottimo mercato, anche a cifre superiori a quelle investite dalla Lazio in estate per acquistarlo.
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